Se si dovesse usare una metafora ciclistica, questa partita risulta essere, per il Pisa e per i suoi tifosi, una tappa di trasferimento prima delle grandi montagne alpine.

Del resto, a Pisa più che pensare all’attualità che porta il nome di Crotone, si pensa già alla prossima trasferta, al prossimo impegno, che ha un nome, Livorno, che non ha bisogno di presentazioni. Il derby non è e non può essere una partita “normale” benché, per dirla alla Zeman, i punti in palio sono tre come nelle altre partite. Ma forse il buon boemo può essere stato anche un maestro di calcio ed un uomo con idee innovative, sulla questione potremo pure discutere all’infinito, ma evidentemente nella sua analisi tralascia l’aspetto emotivo per concentrarsi solo su quello matematico.

E l’errore è lampante perché una vittoria nel derby può mettere ulteriore benzina in un motore che magari torna a girare a mille, mentre una sconfitta può minare alcune certezze e può creare tensione nell’ambiente; ragion per cui i punti in palio son sempre tre ma alla media – lunga distanza una vittoria in un derby può rivelarsi una fantastica ed economica medicina.

Per quanto riguarda gli spalti, cosa offre più soddisfazione di mettere sotto gli avversari in un derby? Su questo punto siamo tutti d’accordo: che in curva ogni partita ha un proprio valore ed una personale attesa è qualcosa di vecchio e scontato, basti pensare che a detta di tanti gruppi ultras, spesso e volentieri già nel momento dell’uscita dei calendari, si segnano alcune date con il pennarello rosso e già si studiano le coreografie necessarie per testimoniare e confermare la propria superiorità sull’avversario.

La partita che si gioca in campo ha un risultato chiaro ed inequivocabile, ma nei derby la sfida che si gioca sugli spalti è spesso più avvincente di quella sul terreno verde, basti pensare a certi spettacoli offerti magari nella stracittadina genovese oppure il tifo infernale che viene offerto in queste occasioni, un vero inno al gioco del calcio ed al suo aspetto sociale – aggregativo.

A Pisa siamo dunque in modalità derby, è inevitabile, e a testimonianza di ciò, quando dalla Curva Nord parte il “Chi non salta è un livornese”. la risposta dello stadio, settore ospite escluso, è di quelle che non lascia dubbi. Infatti, anche in tribuna c’è chi si lascia andare senza troppa vergogna a qualche saltello di approvazione. La febbre sale ed il pubblico è coinvolto alla grande!

Ad inizio partita la Curva Nord sprona la squadra ad una prestazione maiuscola. Uno striscione esposto su due piani è abbastanza eloquente, poi gli ultras offrono il solito apporto con battimani e bandieroni che accompagnano i cori.

Buon tifo quello dei padroni di casa, anche se in altri casi è stato ben più coinvolgente. In questo pomeriggio si devono segnalare alcuni picchi ma anche qualche coro che viene intonato solamente dallo zoccolo duro. Eppure la curva fa il proprio dovere, pochissime pause, il solito colore ed anche uno striscione contro la guerra; a tal proposito, segnalo in zona Rangers un paio di bandiere del Kurdistan che, visto il periodo a dir poco difficile, non passano certo inosservate.

Ospiti che si presentano con un gran bel gruppo, unico striscione attaccato alla vetrata e dietro di questo si sistemano ultras e tifosi.

Fin dalle prime battute, i crotonesi dimostrano un’ottima organizzazione: un paio di persone dettano i cori, un tamburo detta i tempi mentre ai lati del gruppo vengono sventolati alcuni bei bandieroni. Anche in questo caso il tifo non delude, diciamo che i presenti non sono un rullo compressore ma offrono sempre un bel sostegno ala squadra, non deludendo neppure sotto l’aspetto del colore visto che vengono accesi anche un paio di fumogeni.

Sicuramente, dal punto di vista numerico. vanno fatti i complimenti ai crotonesi, difficilmente si può far meglio e questo aspetto, se non proprio principale, è comunque di fondamentale importanza. Tifo che neanche nella ripresa si affievolisce e, quando sul campo il Crotone agguanta il pareggio, sugli spalti c’è un cambio di passo con una maggiore partecipazione.

Il salomonico pareggio sul terreno verde accontenta entrambi gli schieramenti ed anche le due tifoserie che salutano la prestazione dei giocatori. Per la truppa nerazzurra si avvicina una settimana particolare, il derby è alle porte!

Valerio Poli