Amichevole precampionato che non scalda troppo l’ambiente, un po’ per i prezzi ritenuti eccessivi, un po’ per il giorno, mercoledì, non proprio ideale soprattutto per la tifoseria che si deve sobbarcare la trasferta. Ma come si dice sempre in questi casi, gli ultras ci sono, in pochi o tanti, sia un incontro amichevole o sia una sfida cruciale per il campionato, chi ha nel DNA la smania di partire, di esserci nonostante tutto, di passare una giornata con gli amici rimane attratto comunque dalla possibilità di veder rotolare un pallone. Anche se quel pallone, in fin dei conti, resta la sua ultima ossessione ma il primo pretesto.

Partita che inizia in uno stadio quasi deserto: quando il direttore di gara fischia l’inizio delle ostilità, nel settore ospite si contano due soli tifosi, mentre nella curva di casa le presenze sono parecchio risicate. I primi ad animare l’ambiente sono gli ultras della Brigata che fanno il loro bell’ingresso nel settore, espongono il proprio striscione e fanno un bel quadrato dietro di questo. Il tempo di compattarsi e poi via alle danze, con tanti cori contro la repressione e qualcuno per la squadra.

Intorno alla mezz’ora fanno il loro ingresso pure gli Ingrifati andando così ad infondere linfa ad un settore che mano a mano si anima con cori e battimani. Quasi contemporaneamente anche in Curva Nord qualcosa comincia a muoversi ed a centro curva si forma un bel gruppo di persone che inizia a scaldare le ugole.

Gli umbri, complici le ultime notifiche che stanno ricevendo per i fatti di Carpi, insistono molto con i cori anti-repressione. Del resto la vicenda che li vede coinvolti fa acqua da tutte le parti e senza fare del vittimismo, bisognerebbe ammettere come la legislazione in materia di stadio sia fin troppo faziosa, tendente a colpire chi mette la propria passione al centro del proprio progetto.

Non mancano i cori per la squadra ed i consueti battimani, il duo BrigataIngrifati sembra proprio tifare alla grande con qualche coro che colpisce per l’intensità dimostrata. A livello di colore, un paio di bandiere non mancano di sventolare per buoni tratti dell’incontro e la Brigata si cimenta pure in una sciarpata malgrado la temperatura africana.

Il piatto forte della serata sono i due striscioni esposti dalla Curva Nord: “Siempre Skrondo” e “Un ricordo particolare per una persona speciale. Ciao Nevrite”. All’esposizione degli striscioni, i perugini rispondono prima con un sentito applauso, poi intonano più volte “Mau è qua e canta con gli ultras”, coro che naturalmente riceve gli applausi di tutto lo stadio, tribuna compresa.

Nel finale di gara entrano in gioco i nemici comuni, perciò perugini che punzecchiano livornesi e ternani, quest’ultimi ripetutamente, mentre i padroni di casa mettono nel mirino i prossimi avversari di Coppa Italia, i frusinati.

Applausi da una parte all’altra, gara che finisce con un salomonico pareggio, ma del tabellino non interessa veramente a nessuno. Forse neanche ai protagonisti in campo.

Valerio Poli.