Pubblico non delle grandissime occasioni anche se all’Arena Garibaldi è di scena il Piacenza attualmente capolista di un campionato che tra partite rinviate, squadre che rischiano il fallimento e penalizzazioni varie risulta essere un rompicapo totale tanto che attualmente non si conoscono le regole per salire o scendere di categoria.

Siamo a fine gennaio e la situazione non è certamente tra le più limpide, un domani la Lega o chi di dovere, ci spiegherà come può far partire un torneo professionistico senza stabilire le regole e soprattutto con più di una squadra che rischia seriamente di non terminare regolarmente il campionato.

Spesso si usa dire che i presidenti di calcio sono banditi mascherati ed in effetti avvallo questa teoria, almeno per certi personaggi, ma del resto se in questo ambito ti permettono di fare e disfare a proprio uso e consumo perché non approfittarne? L’assurdo della questione è poi puntare il dito su coloro che sono i clienti, su coloro che pagano un biglietto e partecipano a modo proprio, all’evento.

Un violento temporale si abbatte su Pisa prima della partita: le previsioni meteo avevano dato poche speranze di godersi una partita senza il fastidio della pioggia, così tra gli sportivi c’è chi alza bandiera bianca e preferisce la comoda poltrona di casa. La pioggia accompagna alcuni tratti dell’incontro ma tutto sommato non risulta essere continua e particolarmente deleteria ragion per cui sugli spalti non c’è quel fuggi fuggi che si nota quando le condizioni meteo sono particolarmente avverse.

Ospiti che arrivano con abbondante anticipo ma proprio per l’incidere della pioggia devono trovare riparo sotto la curva, padroni di casa che fanno il loro ingresso sui gradoni proprio in coincidenza dell’ingresso delle formazioni sul terreno di gioco. Il tempo di attaccare pezze e striscioni che in Curva Nord compare un messaggio rivolto alla squadra “Conquista la vittoria conquistala per noi”.

Piacentini che mettono subito le cose in chiaro, offendono la controparte mettendo in risalto la diversa idea politica delle due fazioni, per il resto incitano la squadra in maniera continua puntando tutto sulla voce. A livello estetico si fanno notare per un bel bandierone dedicato a Marco Reboli, detto Principe, e per poco altro. Qualcuno, nonostante la temperatura non sia delle più estive, si pone a torso nudo: la sfida climatica dura qualche minuto poi la resa è totalmente giustificabile.

Curva di casa che nonostante qualche vuoto si presenta vogliosa di incitare una squadra che si barcamena tra alti e bassi, tra ottime prestazioni ed altre sotto la sufficienza. Anche in questa serata il Pisa parte bene ed incendia tutto lo stadio, la curva tira le fila del tifo ma anche il pubblico presente in gradinata cerca di spalleggiare alla meglio i vicini di settore. Si respira un bel clima, in curva i bandieroni sono gli autentici protagonisti, qualche torcia accesa ha tutto il suo fascino e come al solito c’è grande partecipazione.

Sul terreno di gioco, nonostante il doppio vantaggio, il Piacenza perviene al pareggio lasciando l’amaro in bocca a tutto il pubblico di fede nerazzurra mentre festa grande è nel settore ospite dove gli ultras emiliani possono festeggiare il punto guadagnato.

Valerio Poli