Quello che doveva essere un problema di facile risoluzione si sta trasformando in un’odissea per gli sportivi pisani, soprattutto quelli che vogliono entrare in Curva Nord. Memori delle recenti esperienze, per questa partita l’afflusso verso la curva è stato anticipato da più di una persona. L’idea di farsi file chilometriche per mettere piede sui gradoni dell’Arena non piace a nessuno, perciò ultras e tifosi hanno pensato bene di muoversi prima, ma malgrado le buone intenzioni anche in questo pomeriggio qualcosa non ha propriamente funzionato. I tornelli non leggono gli abbonamenti, la gente crea il classico imbuto, la fila non scorre e gli animi si surriscaldano. Magari in casi del genere basterebbe un po’ di buonsenso, far defluire il grosso dei tifosi e permettere l’ingresso soprattutto a quei soggetti più fragili potrebbe essere una soluzione praticabile, visto che la partita non è di quelle a rischio ed anche i numeri in campo non sono certo quelli che possono creare problematiche di sorta. Per l’ennesima volta la Curva Nord si popola col contagocce e come sempre gli ultras sono gli ultimi ad entrare per agevolare il resto della tifoseria. Gli ultimi che mettono piede in curva hanno il privilegio di vedersi gli ultimi minuti della prima frazione di gioco, sentire il duplice fischio del direttore di gara ed intonare un paio di cori per evidenziare una situazione che resta ingarbugliata ma che evidenzia chiaramente la parte lesa della vicenda.
I reggiani sono i padroni dei primi quarantacinque minuti, una presenza corposa al di là della trasferta tutto sommato agevole. I numeri sono di quelli importanti, del resto i granata sono una di quelle tifoserie che in trasferta difficilmente deludono, mentre tra le mura amiche pagano il fatto di avere una curva decisamente sovradimensionata. Come tradizione vuole a dettare il ritmo del tifo il duo Teste Quadre – Gruppo Vandelli, il sostegno alla squadra parte subito forte e non accenna a diminuire. Nella parte bassa stazionano i lanciacori che in più di un’occasione chiamano a raccolta la tifoseria con risultati più che buoni. Diversi bandieroni donano quel tocco di colore che non guasta mai, un paio di torce accese in maniera più che clandestina ci ricordano che “vorrei ma non posso” ed in definitiva il tifo dei granata è di quelli che puoi solo apprezzare, vista la passione e soprattutto la continuità che viene messa in campo.
La Curva Nord si perde praticamente tutto il primo tempo ed anche il prepartita quando l’ex giocatore Mario Been si concede un giro del campo per salutare i tifosi. La curva gli dedica un lungo striscione ad inizio ripresa intonando qualche coro in suo onore. Per chi non lo ricorda, Mario Been giocò un paio di stagioni nel Pisa, un in serie A e l’altra in serie B prima di tornare in patria, lasciando un buon ricordo di sé.
Una volta presa posizione sui gradoni, parte anche il sostegno dei padroni di casa che sfornano una prestazione di livello visto che il tifo oltre a non venire mai meno, poggia su un numero elevato di persone, mentre a livello di colore bandieroni e torce accompagnano senza sosta la voce. Sia dal punto di vista estetico che da quello essenzialmente pratico, la Nord è letteralmente benzina nel motore della squadra che raggiunge il pareggio e nel finale di partita si butta alla disperata ricerca della vittoria ma senza frutto.
Niente da dire, sugli spalti lo spettacolo non è mancato con due tifoserie navigate che sembrano in buona forma. Più che una sorpresa, questa è una conferma.
Valerio Poli