Si riprende da dove si è lasciato. Cambiano sostanzialmente i giocatori in campo, cambia la categoria ma le presenze all’Arena Garibaldi continuano ad essere massicce ed anche per il derby di questa sera, ai botteghini fa bella mostra di sé il cartello “Curva e gradinata esaurite”. Non c’è male e ciò non era scontato: una retrocessione viene sempre digerita piuttosto male, ma in questo caso si può ben dire che il progetto societario, iniziato nella seconda metà della scorsa stagione, continua ad incontrare i favori della piazza, anche se la strada sarà sicuramente ricca di difficoltà. A Pisa il pubblico fa la sua parte e questa è la vittoria non solamente di un preciso settore dello stadio ma di una città intera che ha preso una netta posizione nelle vicissitudini ormai passate.

Quello col Siena è un derby toscano come ne vedremo a bizzeffe in questa stagione, derby non dei più accesi: l’amicizia di una ventina di anni fa si è dissolta in un amen, come era nata, ma resta il fatto che tra le due tifoserie c’è la massima indifferenza, anzi, qualche coro degli ospiti contro i rivali storici di Livorno genera più di un apprezzamento e di conseguenza qualche applauso dal pubblico della gradinata, sempre sensibile a certe paroline.

Curva Nord che apre la stagione casalinga qualche minuto prima dell’inizio delle ostilità, infatti, con i giocatori che stanno rientrando negli spogliatoi, viene aperto uno striscione di sostegno ad alcuni dipendenti di una ditta in crisi: “Vicino ai lavoratori in lotta della TMM”. 85 licenziamenti per una ditta che lavora nell’indotto Piaggio non sono davvero pochi, considerando che la zona della Valdera ha perso in occupazione tanto di quello smalto che un tempo aleggiava su Pontedera e dintorni.

Gli ospiti fanno il loro ingresso nel settore pochi minuti prima del via, il tempo di sistemare le pezze e di compattarsi ed ecco il momento dell’ingresso in campo delle squadre: in Curva Nord viene aperto un grosso striscione su due pieni che ricorda il cambio di denominazione della società, passata, o meglio tornata, a chiamarsi Sporting Club per la gioia dei tifosi: “La stella Pisa Sporting Club è tornata… adesso tocca a voi farla risplendere: forza ragazzi”. Inevitabili, a seguire, tante torce flash che illuminano la serata.

Anche gli ospiti vogliono inviare il proprio messaggio della serata, in questo caso l’attenzione viene spostata sulla Tessera del Tifoso, vero rompicapo dell’estate che ha fatto gridare alla vittoria una parte di tifosi ma che in realtà, leggendo nemmeno troppo tra le righe, mantiene quasi inalterate le proprie funzioni. Il solito discorso del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, dove le parti in causa devono trovare una via di mezzo per non far affondare un prodotto, perché così bisogna chiamarlo, che ha bisogno di essere rigenerato. Comunque gli ultras della Robur espongono lo striscione: “Tessera del Tifoso fallimento clamoroso”, torcia a seguire con sciarpe e bandiere che completano l’opera.

Ospiti che si compattano fin da subito, gli ultras si sistemano dietro le proprie pezze mentre qualche tifoso dei club trova posto nella zona superiore. I senesi son sempre i soliti, età media piuttosto alta e di anno in anno, di stagione in stagione, noto che ci sono sempre i medesimi fedelissimi che seguono la squadra praticamente ovunque. Da dire che i club a Siena comprendono un bel numero di persone che non assiste sempre passivamente all’incontro, ma cerca in qualche maniera e nella giusta misura di partecipare al tifo, aspetto che, almeno in questa forma, non si ritrova in altre piazze. Non è più il tempo di Ultras Fighters e Robur Alcool ma gli anni ’90 son finiti da un pezzo. Siena poi ha subito la débâcle del Monte dei Paschi, che ha interessato ovviamente la città ma anche lo sport, basti pensare alla fine che ha fatto il basket, caduto in disgrazia dopo stagioni al top.

Senesi che ci danno dentro, cantano per buoni tratti della gara, non mancano di offendere i rivali di Livorno mentre, a livello di colore, bisogna segnalare qualche bandiera ed un paio di sciarpate eseguite nella seconda frazione di gioco. Curva di casa che invece, intorno al ventesimo minuto, offre una bella coreografia con la curva che si colora di nerazzurro grazie alle tantissime bandiere distribuite in tutto il settore, con qualche torcia accesa ad impreziosire il colpo d’occhio.

Anche ad inizio ripresa la curva di casa non manca di dire la propria in tema di repressione, dall’alto al basso viene fatto calare un bandierone con la scritta: “No art.9 trasferte libere” ed in calce viene aperto lo striscione “Diffidati presenti”. Torce a go-go e tifo che si alza senza troppi problemi, la curva è compatta al fianco della squadra e come in altre occasioni, anche la gradinata offre il proprio contributo.

I cori son sempre massicci, qualche torcia viene accesa a più riprese nelle varie zone della curva ed anche i bandieroni sempre al vento offrono un bel tocco di colore. C’è molta partecipazione, l’ambiente è su di giri anche se sul terreno di gioco è il Siena a creare le migliori occasioni da gol.

Il risultato non si schioda dal nulla di fatto ed al triplice fischio del direttore di gara, qualche fischio piove sulla squadra di casa. Tutt’altro clima si respira nel settore ospite: la squadra bianconera si dirige sotto i propri tifosi per gli applausi di rito, applausi che si meritano sia i giocatori in campo che i tifosi sugli spalti.

Valerio Poli.