Al PalaCarrara questa sera si affrontano la padrona di casa, Pistoia, ferma a 0 punti (insieme a Trento), e Brindisi, che dopo 3 giornate ha collezionato almeno una vittoria. Vincere oggi davanti al proprio pubblico (in netto calo rispetto alle passate stagioni, stasera “grazie” anche all’aiuto di Rai Sport) significherebbe dare una bella scossa, dopo una partenza tutt’altro che esaltante.
La Baraonda Biancorossa, dopo aver organizzato una piccola coreografia con protagoniste stelle filanti, si compatta e, cercando di rendere partecipe almeno tutta la curva, esordisce con due cori (“Tutti avanti, Tutti indietro…” e “con la voce/saltellando/con le mani insieme a noi”) molto ben eseguiti. Viene inoltre sottolineata, sempre tramite cori di incitamento, quanto sia fondamentale vincere stasera, il tutto contornato da bandiere di varia grandezza sventolate con buona frequenza.
I brindisini presenti in Toscana sono circa una ventina (molti dei quali provenienti da città del Centro-Nord), con gli striscioni Brindisi, Cani Randagi e la pezza Diffidati presenti. Osserveranno con acceso entusiasmo la partita, facendosi sentire nei momenti di massima euforia o nelle pause pistoiesi.
La partita vede la squadra ospite costantemente in vantaggio, con i biancorossi che cercano di rimanere aggrappati al punteggio.
Come già scritto, il pubblico sembra diminuire ad ogni giornata: ciò permette però di offrire una delle migliori prestazioni a livello di tifo da parte della Baraonda. I cori variano ma vengono mantenuti su buoni ritmi e anche l’apporto scenografico delle bandiere è più che positivo. Sostegno, battimani e anche applausi di incitamento per l’impegno sfoderato da alcuni giocatori fanno da padroni.
Purtroppo squadra e tifo viaggiano su binari opposti: in campo, è il pacchetto di italiani a dannarsi l’anima, giocando con il cuore pulsante della tifoseria. Sfortunatamente questo non basta e dopo aver chiuso l’intervallo 38-49, e riuscito a tamponare grazie a un terzo quarto fenomenale concluso per 57 a 61, si assiste a una debacle micidiale.
Nell’ultimo tempo infatti il team brindisino passeggia sulla malcapitata Pistoia, con il palazzetto, che aveva sempre supportato la propria squadra, limitato ad osservare in silenzio per (interminabili) minuti. Non aiuta certo l’atteggiamento di alcuni giocatori: Dominique Johnson dopo aver siglato un canestro praticamente inutile ai fini del risultato, si gira chiedendo sostegno alla curva in maniera assai polemica, ricevendo solamente una sfilza di insulti e fischi.
Dopo il prolungato silenzio, la Baraonda accompagna il fischio finale cantando per sé stessa. Al termine del match, chiusosi per 74 a 90, il pubblico subissa di fischi la squadra, la quale dopo aver accennato qualche applauso alla curva, si reca immediatamente negli spogliatoi. La tifoseria brindisina invece può esultare insieme ai propri beniamini.
La situazione sportiva non è delle migliori, anche se solamente alla quarta giornata. Mi viene da aggiungere però che il pubblico pistoiese, ultimo colpevole di tutto ciò, si è adagiato molto sui risultati degli anni precedenti: dovrà fare uno sforzo oltre l’ostacolo (congiuntamente a squadra e società, sia chiaro), per lottare con i denti al fine di raggiungere una salvezza mai così lontana.
Il prossimo turno vedrà Pistoia giocare sul campo della neopromossa Trieste (con la tifoseria gemellata con quella forlivese, rivale dei toscani), altra squadra che, nonostante risulti strutturata in modo migliore, ha come obbiettivo primario la salvezza. I pugliesi invece affronteranno Cantù al PalaPentassuglia.
Edoardo Pacini