Domenica 10 ottobre al Palacarrara si disputa Pistoia – Ferrara, valida per la seconda giornata del campionato di Serie A2 di basket. La squadra biancorossa è reduce da una roboante vittoria (con uno scarto di 30 punti) in trasferta a Ravenna, mentre Ferrara è partita con una sconfitta casalinga di 59 a 75 nei confronti di Udine. Nella giornata odierna non mi aspetto certo di assistere a chissà quale confronto di tifo, ma rimango pienamente deluso per l’assenza della tifoseria organizzata ferrarese, la quale almeno nella scorsa stagione timbrò la presenza a Pistoia.

Concentrandomi unicamente sulla Baraonda Biancorossa, è evidente come stia cercando, con tutta se stessa, di dare continuità alle proprie prestazioni, a fronte di numeri sicuramente migliorabili ma comunque discreti: uniformità di colore, bel piazzamento coeso all’interno del settore, utilizzo di bandiere sono diventati una costante per un gruppo che, dopo aver mal digerito l’auto-retrocessione e tutte le problematiche legate al Covid, sta piano piano formando un pregevole zoccolo duro sia in casa che, con qualche difficoltà in più, in trasferta.

È piacevole osservare volti nuovi, giovanissimi e non, partecipare attivamente al tifo in questa prima partita casalinga della stagione. La Baraonda cerca di non esagerare né con la variazione né con la lunghezza dei cori: nel primo caso per dare vita a un sostegno costante, nel secondo per evitare “disattenzioni” e conseguente decrescita del supporto canoro. Viene fuori un tifo piacevole e continuo, interrotto in un’occasione ben precisa: l’attenzione si presta infatti nel settore di tribuna, dove si assiste a un intervento dei servizi di primo soccorso nei confronti di un’anziana (e decisamente assidua!) tifosa, madre di un membro dei fondatori del gruppo pistoiese. Fortunatamente, dopo alcuni minuti di attesa e silenzio, la sostenitrice sembra riprendersi e viene accompagnata per sicurezza fuori dal palazzetto.

La partita è in discesa per i biancorossi e se da una parte è un aspetto sicuramente positivo, dall’altra porta a un abbassamento sonoro da parte della curva: difficile trovare stimoli in una partita chiusa a metà terzo quarto e senza un minimo di confronto di tifo, cercando di compensare spintonandosi e divertendosi nel settore.

Pistoia vince alla fine 73 a 51, ottenendo quindi la seconda vittoria su due partite, senza peraltro un giocatore americano. Da sottolineare non tanto per una questione tecnica, di cui interessa fino a un certo punto, quanto per un episodio avvenuto al termine della partita. Dopo il solito iter di festeggiamenti congiunti tra squadra e tifoseria infatti, entra in campo dalla tribuna in cui ha osservato l’intera partita Braxton Huggins, giocatore americano fuori rosa praticamente dall’inizio della stagione ufficiale, che al momento non ha raggiunto l’accordo con la società in merito alla rescissione, situazione che blocca il mercato in entrata della società biancorossa. L’americano, beccato da qualche fischio, reagisce in maniera abbastanza sorprendente con gestacci e dita medie nei confronti della curva, che a quel punto reagisce con veemenza nei confronti del giocatore, osservato e allontanato da forze dell’ordine e da alcuni dirigenti. Infine, terminato il tutto, la Baraonda ricorda l’importanza della partecipazione alla trasferta della domenica successiva a Forlì, la cui tifoseria gemellata con Montecatini è una nota rivale di Pistoia.

Testo di Edoardo Pacini
Foto di Andrea Del Serra