L’anticipo delle 19:30 di sabato 2 dicembre vede protagoniste Pistoia, reduce dalla prima incredibile vittoria nella storia in casa dell’Olimpia Milano e Napoli, anch’essa vincente nell’ultimo turno casalingo contro Cremona e tra le migliori sorprese di questo massimo campionato.
Il match stagionale è l’occasione per entrambe le tifoserie di fronteggiarsi: le due società si erano già sfidate nel turno playoff di Serie A2 2020/21, ma senza tifo a causa del covid e delle porte chiuse nei palazzetti. Nemmeno durante la stagione di Legadue 2012/13 ci fu modo di confrontarsi per i due schieramenti, a causa della quasi immediata esclusione dell’allora Nuovo Napoli Basketball. Tornando ancora più indietro, è sicuramente rimasto nei cuori pistoiesi lo spareggio della stagione 1991/92 tra Olimpia Pistoia e Napoli Basket, con i primi vittoriosi in terra campana e promossi in massima serie. Ma parliamo oltre che di epoche diverse, anche di società (e tifoserie) differenti da quelle attuali.
Il colpo d’occhio del PalaCarrara è pregevole, e certifica il grande affetto dimostrato dalla città in questa esaltante stagione cestistica; la curva inoltre arriva al sold out già la mattina del venerdì 1. La Baraonda sta vivendo sicuramente un gran periodo in termini numerici e di qualità del tifo ed oggi suggella probabilmente una delle sue migliori prestazioni. Non mi riferisco, come già detto, a numeri e decibel che sono i punti di forza odierni: ciò che cade all’occhio maggiormente è la costanza nello sventolare bandieroni praticamente per tutta la durata dell’incontro, aggiungendo colore ad un settore a cui, se proprio doveva essere trovato un difetto, era quello di uno scialbo elemento cromatico, quasi sempre tamponato dalle numerose sciarpate messe in atto.
Il tifo è davvero rumoroso e continuo, la partita in campo è davvero equilibrata e ciò tiene sul pezzo il settore caldo pistoiese: battimani, cori prolungati o secchi sono protagonisti. La tifoseria approfitta dei timeout “danzanti” per prendere fiato e riposare la gola. Si evince facilmente quale sia lo zoccolo duro che traina la curva, ma per larghi tratti di gara la partecipazione è davvero ragguardevole e ciò non può che creare un’atmosfera davvero trascinante, concentrandosi unicamente sul supporto della propria squadra ma mandando talvolta anche saluti ai cugini eterni rivali di Montecatini. A parte davvero qualche isolatissimo gesto tra le due fazioni, entrambe le tifoserie evitano qualsiasi tipo di collegamento mantenendo indifferenza tra i gruppi.
Passando alla controparte ospite, gli ultras biancoazzurri arrivano a Pistoia in una cinquantina di unità: a loro vanno uniti altri 50 tifosi circa tra settore ospiti, tribuna e gradinata. Rappresentati dalla pezza Solo per pochi e coadiuvati da qualche bandiera, fanno sicuramente la loro bella presenza nel loro spicchio. Si segnalano al momento dell’inno allorquando decidono di girarsi di spalle, nel solco di una certa tradizione partenopea, atta a tracciare una distanza rispetto a un senso nazionale nel quale, per svariate ragioni, fanno fatica a riconoscersi. A livello di tifo offrono una prestazione a mio avviso limitata: cantano infatti con poca frequenza (facendosi davvero ben sentire in quelle occasioni, nonostante la bolgia casalinga), dando l’idea di avere un potenziale ben maggiore a quello espresso. Sono onesto: conosco davvero poco il tifo organizzato cestistico di Napoli (anche per me è la prima occasione per vederlo all’opera) e il mio non vuole essere un giudizio categorico, ma è basato soltanto da quest’unica esperienza che ho comunque apprezzato. Quel che è certo è che dopo numerosi fallimenti, cambi societari uniti ovviamente al ruolo protagonista che vive il calcio nella città partenopea, non si può che rendere onore a chi si fa “il mazzo”, e non si può che augurare loro continuità e, come per i toscani, crescita.
In tutto questo, la partita rimane in bilico fino all’ultimo, anche se con ogni probabilità l’inerzia cambia quando, sul suono della sirena finale del terzo quarto, capitan Della Rosa infila una complicata quanto fondamentale tripla, che permette ai toscani di avvicinarsi 53 a 58. Il parziale dell’ultimo quarto sarà devastante (28-18) e con il beniamino pistoiese sugli scudi (votato nei giorni successivi come miglior italiano di giornata) i biancorossi riescono a vincere per 81-76, allontanandosi ulteriormente dalle zone pericolose di classifica.
Mentre la squadra ospite raccoglie comunque gli applausi dal proprio settore, sotto la curva casalinga Della Rosa portato in trionfo dai compagni lancia l’ormai celebre abbraccio e salto congiunto tra tifoseria e squadra, riconoscimento finale che firma le vittorie pistoiesi. La serata di tifo si conclude con una sciarpata sulle note di “Destinazione Paradiso”, l’inno che ha accompagnato la cavalcata della passata stagione.
Nel prossimo turno Pistoia giocherà nuovamente sabato 9 dicembre a Casale Monferrato contro Tortona (prima partita in assoluto tra le due compagini), mentre Napoli ospiterà domenica 10 a mezzogiorno la Reggiana.
Testo di Edoardo Pacini
Foto di Andrea Del Serra