Sabato 22 gennaio si gioca al PalaCarrara Pistoia – Bakery Piacenza: a differenza del mondo calcistico, le tifoserie legate al basket che hanno deciso di sospendere la propria attività sono in netta minoranza. Tra quelle che proseguono nel supporto vi è la Baraonda Biancorossa. Il compito del gruppo non comunque è affatto semplice: tra limitazione della capienza al 35%, utilizzo obbligatorio di mascherine ffp2, casi di positività, paure dei singoli tifosi di assistere a un evento al chiuso, quarantene, chiusura forzata del bar, aggiunti al fatto che il match è un anticipo serale che limita ulteriormente la presenza dei tifosi, il modo di tifare e supportare varia inevitabilmente rispetto alle precedenti partite.

Lo zoccolo duro al centro della curva risulta anch’esso ampiamente rimaneggiato rispetto persino alle ultimissime partite (si notano in modo maggiore infatti le assenze rispetto agli altri settori, desolatamente semivuoti già durante tutto il campionato), il volenteroso supporto canoro, è quasi inutile evidenziarlo, non è lontanamente paragonabile alle precedenti sfide interne. Sono più protagonisti i battimani e la presenza di bandiere, per tentare quantomeno di colorare la partita.

Visto l’andamento in campo, che vede la squadra toscana dominare su Piacenza, la Baraonda si lascia andare anche al vero e proprio divertimento, con cori decisamente dal tono più goliardico nel corso della seconda metà della partita. Degna di nota invece è la partecipazione collettiva del palazzetto al caloroso sostegno lanciato dalla Baraonda Biancorossa alla squadra verso il finale di partita. Vince infatti Pistoia, che al momento si trova prima in classifica assieme a Cantù e Udine (determinante, ad oggi la sconfitta interna con Orzinuovi, ultima e capace di vincere solamente una partita, a Pistoia). La squadra può infine festeggiare nell’ormai tradizionale abbraccio con la curva biancorossa, la quale sarà protagonista, settimana prossima, nell’impegnativa trasferta di Trapani. Concludo segnalando la presenza di qualche tifoso piacentino, posto nella tribuna casalinga.

Edoardo Pacini