Al PalaCarrara va in scena mercoledì 26 dicembre lo scontro salvezza Pistoia-Trento. Considerando il fatto che ben due partite della massima serie sono state giocate nella giornata di Natale, ai tifosi tosco-trentini è andata piuttosto bene.

La situazione, come già accennato, è abbastanza delicata per entrambe le squadre, anche se Trento non sarebbe dovuta essere invischiata nella bagarre retrocessione, che invece comprende numerose squadre.

È una giornata festiva e il numero del pubblico presente ne risente in maniera inevitabile. La tifoseria ospite si presenta con una trentina di persone, dietro le pezze Trento Supporters, Dodo, Zidiosi Trento e un’altra che non riesco a ben definire data la mia postazione.

La metà di loro rimane in piedi per tutta la partita, partecipando più attivamente al tifo; esso riguarderà principalmente il sostegno alla propria città e soprattutto al loro coach Buscaglia, giunto oramai alla nona stagione consecutiva da allenatore della squadra bianconera.

Durante il corso della sfida si fanno sentire principalmente durante i time out o i cori secchi dei padroni di casa. Nel finale di ultimo quarto invece, saranno loro i protagonisti, aiutati dall’andamento della partita.

Capitolo Baraonda: le loro premesse sono delle migliori, facendo ricorrente uso di sbandierate e battimani. Viene proposta anche una sciarpata, vero e proprio cavallo di battaglia delle scorse stagioni. Ma soprattutto, e tendo a sottolinearlo, supportano costantemente i propri beniamini, i quali rimangono in partita nonostante le avversità arbitrali. I tre uomini in grigio infatti, fischiano infrazioni che i più ritengono, a dir poco, dubbie, tanto che scatenano la reazione rabbiosa dell’intero palazzetto.

La partita rimane equilibrata fino a un minuto dalla fine circa, quando la squadra biancorossa, già in svantaggio, compie una serie di errori che consegnano la vittoria (la quinta su sei gare casalinghe) agli ospiti, lasciando ampiamente amareggiato il pubblico pistoiese.

I trentini invece possono festeggiare con la propria squadra una lenta risalita verso zone di classifica più tranquille. Squadra e tifoseria toscana hanno ben poco di cui stare tranquilli: il 30 dicembre si recheranno a Cantù, nell’ancor più delicato confronto salvezza contro gli acerrimi rivali. Chiudono la classifica a sei punti Reggio Emilia e appunto Pistoia e Cantù. Trento ospiterà in casa invece la Virtus Bologna.

Testo di Edoardo Pacini.
Foto di Daniele Bettazzi e Edoardo Pacini.