Non potendomi muovermi troppo, questa domenica ho dovuto studiare i calendari per trovare qualche tifoseria capace di stimolare la mia curiosità e magari conoscere qualcosa di nuovo, oltre alle note tifoserie di un certo spessore. Sono così sceso fino alla Promozione laziale dove il mio l’occhio è caduto su una partita in particolare, Polisportiva De Rossi-Città di Ceprano del girone D. Fra web e amici ero già venuto a conoscenza della tifoseria ospite, però un conto è parlarne e vedere qualche foto, altro constatare con i propri occhi per cui scelta semplice da questo punto di vista.
La Polisportiva De Rossi è una società relativamente giovane ma di tradizione, fondata nel 1970 all’oratorio di San Giovanni e che fin dalla sua nascita disputa le proprie gare interne nel campo sportivo di via Latina al Parco della Caffarella, uno dei polmoni verdi della capitale. Nel corso degli anni, questa compagine ha sempre disputato categorie inferiori, ma una serie di buone stagioni le hanno permesso di conquistare la tanto agognata promozione nella sesta serie, non avendo però un impianto a norma è anche seguito un esilio in vari campi della zona, dapprima su quello del Certosa, poi su quello dell’Atletico 2000, fino all’anno scorso quando hanno trovato ospitalità in questo stadio già teatro delle gesta sportive del Cinecittà Bettini. Per non generare equivoci, è bene sottolineare che la società De Rossi non c’entra nulla con l’omonimo Daniele, ex capitano della Roma e attualmente presidente dell’Ostiamare.
Il Città di Ceprano è al suo esordio in Promozione e attualmente si trova in zona play out come i padroni di casa, forti però di trentanove punti potrebbero evitarli in virtù dell’attuale distacco maggiore di otto punti rispetto alla sua sfidante. Trentadue invece i punti del Ceprano che occupa la sest’ultima piazza e se il campionato finisse oggi, disputerebbe comunque i playout col Castelverde.
Ad essere sincero, e mi perdonino i ragazzi di Ceprano, arrivo nei pressi dell’impianto un po’ titubante per una tifoseria che comunque rappresenta un centro di quasi ottomila anime e la trasferta odierna non è nemmeno dietro l’angolo, senza contare le difficoltà della squadra e un campionato che offre pochi stimoli in termini di confronto con altre tifoserie. I miei timori prendono corpo in zona stadio dove vedo solo il pullman del Ceprano, anche se dopo un po’ arrivano un paio di macchine da cui scende e fa gruppo il contingente giallonero che invoglia anche me a guadagnare l’ingresso. La velocità e la professionali di arbitro e dirigenti del De Rossi (da far invidia a squadre di categorie superiori) mi permettono in un batter d’occhio di essere sul manto verde, giusto in tempo per l’entrata della tifoseria ospite che si sistema nell’angolo più estremo della piccola tribuna locale. Nessuno striscione o pezze riporta la sigla dei CASUALS CEPRANO, facilmente intuibile sui loro cappelli o magliette, ma si vede un unico eloquente: SOLO PER LA MAGLIA.
Nel frattempo le squadre scendono in campo ma la partita tarda a cominciare per una maglia della rete di una delle due porte non agganciata bene, scena che trovo molto bella perché riporta a un calcio più “umano”, dove a predominare non sono i soldi, gli sponsor o le tv delle categorie superiori che rubano l’anima in cambio di una maggiore attenzione teorica ai dettagli che poi diventa mania ossessivo-repressiva. Sistemato tutto la partita ha inizio, e se come preventivato non c’è nessun gruppo organizzato tra le file dei padroni di casa, a prendersi la scena sono i sostenitori ospiti che, pur non avendo nulla di coreografico, iniziano a tifare con una buona intensità corale accompagnando quasi tutti i cori con dei bei battimani.
Scenario diametralmente opposto in campo dove è la Polisportiva De Rossi a trovare il gol dopo neanche un quarto d’ora con Pucciarelli, lesto a superare l’estremo ciociaro con un morbido pallonetto. Il gol non incide sulla prestazione dei cepranesi che, con grande caparbietà, non mollano e riescono pure a contenere le pause, poche e brevi, con la squadra giallonera che li premia pareggiando a dodici minuti dal riposo con un potente tiro dell’attaccante Bottoni.
Dopo una breve esultanza e un tifo portato avanti fino al riposo, nel secondo tempo la tifoseria ospite riprende discretamente, fornendo un buon numero di battimani ad accompagnare i cori. Seppur dopo appena nove minuti la loro squadra rimanga in dieci per il secondo giallo a Jacob per simulazione. L’inferiorità numerica ripropone il copione dei primi minuti del primo tempo con i romani riversati in avanti alla ricerca della vittoria, ma i ciociari sembrano tenere, sostenuti incessantemente dalla propria. A otto minuti dal novantesimo però il Ceprano è costretto a capitolare, più per sfortuna che per demeriti, difatti visto che il tiro di Pucciarelli è deviato da un difensore ospite che mette fuori causa il proprio portiere.
La squadra ciociara gioca il tutto per tutto, sbilanciando fortemente in avanti il baricentro alla disperata ricerca del pareggio nonostante nel frattempo fosse rimasta in nove. Per la Polisportiva De Rossi è un gioco da ragazzi, in pieno recupero, chiudere i conti in contropiede per il definitivo 3-1 firmato Pellegrino. Al triplice fischio finale gli ultras ospiti tolgono lo striscione e contestano l’arbitro per delle decisioni ritenute dubbie, si chiude così il sipario su questa partita che mi lascia la curiosità di tornare ad assistere ad una nuova partita del Ceprano, magari proprio nel paese ciociaro in cui non sono mai stato, spinto dalla consapevolezza di tornare a vedere una tifoseria di tutto rispetto che nella partita odierna ha offerto spunti veramente interessanti, senza mai mollare, cosa che, vi assicuro, in queste categorie è veramente difficile da trovare.
Marco Gasparri






























