Giornata calda e afosa in quel di Ponsacco dove, dopo le disavventure dell’estate, si comincia a guardare al campionato con un minimo di speranza, con quel sano ottimismo che ti porta a credere che se la barca viaggia unita e compatta, può attraccare in un porto sicuro. Detto in maniera meno filosofica, con una squadra infarcita di giovani, se l’ambiente resta unito, la salvezza non può rappresentare una chimera, ma un traguardo alla portata di giocatori e società. Del resto Ponsacco merita almeno questa categoria per quello che ha fatto vedere in queste stagioni ed in un momento difficile come quello appena attraversato.

I tifosi di casa si ritrovano dietro i consueti striscioni. I numeri son sempre quelli, elemento in più o in meno il bacino d’utenza è quello di un paese e la risposta del pubblico non può essere che in linea con le aspettative. L’entusiasmo non manca, il buon inizio di campionato ha donato vivacità all’ambiente ed infatti il tifo dei rossoblù verte sull’incitamento alla squadra, con i cori che si alzano senza troppe pause e con una buona risposta dei presenti.

Ad inizio partita il settore ospite è desolatamente vuoto perciò la vetrina è presa dai locali che si presentano su di giri. Con qualche decina di minuti di ritardo, giunge anche il contingente folignate: nove persone che sono costrette ad aspettare l’apertura del cancello per poter entrare nel settore a loro riservato.

I padroni di casa fanno volare qualche offesa ai rivali di sempre, ovviamente sul gradino più alto si sistemano i cugini di Pontedera ed a cascata vengono menzionati i rivali di Poggibonsi e di Sangiovanni Valdarno, quest’ultimi amici dei Falchetti, avversari odierni. Un paio di cori magari non proprio graditi ed un certo gesticolare a distanza cominciano a minare il reciproco disinteresse, le cose prendono una brutta piega nella ripresa, quando casca anche l’ultimo tabù ed i padroni di casa prendono ad offendere i folignati.

Nel finale di partita il tifo di entrambi gli schieramenti scema notevolmente, resta qualche isolata offesa e la solita dolceamara convinzione di essere dalla parte del giusto.

Valerio Poli