Classica partita amichevole tra due squadre di categoria diversa, il Pontedera milita in serie C, il Livorno una categoria sotto. Da questo incontro ci si aspetta ben poco, un buon allenamento, una bella sgambata ma in realtà i protagonisti in campo, almeno alcuni di loro, hanno le valigie in mano, del resto siamo in un periodo di porte girevoli con gente che viene e gente che va. Ormai con la finestra di mercato aperta per tutta l’estate, addirittura a campionato ormai iniziato, siamo abituati a trovarci di fronte a giocatori che iniziano il torneo con addosso una maglia e lo proseguono con altri colori. Che questo fenomeno contribuisca a far perdere credibilità ad uno sport già di per sé in crisi penso che sia assodato, l’affidabilità e la credibilità del calcio ormai sono minate da logiche e regolamenti che fanno acqua da tutte le parti, i risultati in campo sportivo delle squadre di club e della nazionale maggiore sono lì a testimoniare quanto appeal abbiamo perso, nonostante le promesse dei soliti santoni che annunciavano in pompa magna un innalzamento del livello grazie agli introiti derivanti dalla vendita dei diritti TV: mai premonizione si è rivelata così sbagliata però siamo testardi e continuiamo con progetti e decisioni che non vanno più in là di un brevissimo arco di tempo. Progetti a medio o lungo termine? Macché, meglio il classico ovetto striminzito oggi che una bella gallina domani.

L’attrazione della giornata è rappresentata dal post-partita, il Pontedera presenta ufficialmente la squadra ma in definitiva il pubblico di fede granata non sembra così curioso dell’evento, in Gradinata Nord c’è il solito gruppetto di irriducibili che si fa sentire per buoni tratti dell’incontro, mentre nella tribuna coperta i numeri sono più importanti, del resto il sole picchia forte e cercare un po’ d’ombra è logico per il pubblico meno partecipativo.

Nel settore ospite si inaugura il nuovo striscione “Livorno ultras” che del resto non è altro che la continuazione di un progetto nato lo scorso anno al quale si è voluto dare un’identità precisa. Ha fatto parlare molto il comunicato del gruppo dove si è voluta rimarcare l’apoliticità dello stesso, del resto in una città ed in un ambiente dove l’aspetto politico ha occupato gran parte dell’essere ultras, una decisione del genere fa scalpore ed ha inevitabilmente innescato quelle polemica tanto di moda oggi sui social, in un botta e risposta piuttosto stucchevole e poco propedeutico ad un innalzamento del livello generale del tifo amaranto.

Tifosi amaranto che prendono posto nelle nuove tribunette dietro la porta, le sigle del tifo ci sono tutte e dopo un inizio in sordina si alzano i cori degli ultras che echeggiano nel silenzio del Mannucci. Cori e bandiere salutano l’esordio di una squadra ancora in rifacimento dopo un campionato appena trascorso ben al di sotto delle aspettative, nonostante il caldo e la scarsa importanza della partita gli ultras vogliono comunque lasciare il proprio marchio sull’evento. Colore e sostegno che arrivano fino a fine primo tempo, nella ripresa c’è un rompete le righe con il conseguente sfaldamento del gruppo.

Per la cronaca il Pontedera vince la sfida ma il risultato almeno in questa occasione conta veramente poco o nulla.

Valerio Poli