Per la quinta giornata del campionato di Serie C, al Viviani si presenta la capolista Crotone. Una conferma in questo avvio di stagione, nel novero delle più accreditate candidate per il salto di categoria, come la corazzata Catanzaro che si sta dimostrando altra squadra da battere, o il Pescara, che per quanto leggermente più indietro, resta una temibilissima outsider.

L’ultima volta che si è disputato questo incontro tra queste due compagini con gli stessi colori sociali, correva la stagione 2008/2009. Più precisamente era il 1° marzo del 2009 e con il classico punteggio all’inglese di 2 a 0 si impose il Potenza. Oggi invece è tutt’altra musica già a partire dalle premesse: il Crotone viene da quattro vittorie consecutive così come il Potenza è reduce da una stessa serie ininterrotta ma di pareggi, scaturiti anche da ben tre calci di rigore sbagliati in queste prime quattro giornate, che altrimenti avrebbero potuto raccontare di una classifica ben diversa e di sicuro molto più interessante per i padroni di casa.

Dunque per questa gara che si preannuncia ricca di spunti, ottima è la risposta del pubblico, con uno stadio che offre un colpo d’occhio davvero molto positivo con un dato ufficiale che parla di 3.094 spettatori totali di cui 170 sono riconducibili ai tifosi sopraggiunti da Crotone. Oltre alle mere contingenze legate alla gara in sé, si può sicuramente anche dire che la piazza lucana sta offrendo la sua fiducia al nuovo sodalizio presieduto dal patron Macchia, al quale ora spetta il compito di ripagare questi attestati di vicinanza del pubblico.

In campo, almeno per ora, tali ringraziamenti vanno posticipati, visto che anche questa partita termina con un pareggio, anche se in ragione dell’avversario di rango, lo si può sicuramente incamerare con ottimismo, specie in virtù della prova di cuore cuore dei rossoblù.

Gara da archiviare positivamente anche sul fronte del tifo vero e proprio con due tifoserie che hanno fatto tutto quanto in loro potere per spingere le rispettive squadre alla vittoria. Non hanno nulla da rimproverarsi i padroni di casa, numerosi e calorosi, continui dal punto di vista vocale e ottimi come sempre in quanto a colore, altrettanto dicasi per i crotonesi, reduci da annate in chiaroscuro ma che stanno dimostrando la voglia della piazza di risalire la china, offrendo un supporto generoso alla causa e ritrovando quella compattezza e quella determinazione che nel recente passato più che perduti, erano stati forse troppo mortificati dagli alti e bassi del campo, che in un breve volgere di stagioni li ha portati prima alla gloria della massima serie e poco dopo scaraventati di nuovo nelle angustie della Serie C. Lottare è già una rinascita.

Foto di Pier Paolo Sacco