Per il 13esimo turno di Serie C, presso lo stadio “Viviani” di Potenza si gioca l’incontro tra i rossoblu locali ed il Latina. L’ultimo precedente della scorsa stagione vide proprio il Potenza prevalere per 2 reti a 1 con marcatura decisiva giunta nel finale di gara. Suo malgrado il Latina si rivela una sorta di amuleto per i padroni di casa che, anche questa volta, riescono a trovare la vittoria ma con una prestazione persino più convincente. Un 3 a 0 che prende forse le mosse già dalla precedente gara in casa della Viterbese, dove la clamorosa rimonta dal 3 a 1 al pareggio finale per 3 a 3 non è comunque bastata ai tifosi che popolavano il settore ospiti. Ai giocatori e al tecnico portartisi nei pressi per salutare e ringraziare del sostegno, è stato fatto capire senza mezzi termine che la pur lodevole impresa non era sufficiente e che, dalla prossima partita in casa, non sarebbe stato tollerato altro risultato se non la vittoria. Che prontamente i ragazzi di Raffaele, tornato a Potenza dopo l’esonero di Siviglia, hanno ottenuto brillantemente, tirandosi fuori dalla zona calda della classifica.

La novità di rilievo dagli spalti riguarda le sedute rossoblu nella Ovest, mentre anche in virtù del momento tutt’altro che entusiasmante della compagine lucana, il colpo d’occhio è inferiore rispetto alle precedenti uscite, con lo zoccolo duro al centro della curva che resiste a dispetto dei laterali vuoti, segno evidente che mentre i tifosi che tanto si vorrebbe fidelizzare vengono meno alle prime difficoltà, i tanto vituperati ultras sono invece quelli che resistono nonostante i tentativi di estirparli come mala erba. Forse in queste logiche da marketing avanzato figlio di studi scientifici universitari di alto rango accademico, c’è qualcosa da rivedere. Ma giusto qualcosa…

Bel quadrato compatto, bandieroni che sventolano con costanza, cori e battimani coronati da una bella sciarpata a suggello di una giornata che, con i tre punti maturati sul campo, può considerarsi perfetta. La squadra pontina è stata invece seguita da una cinquantina di supporter ottimamente compattati dietro le proprie insegne, contraddistinti inoltre da alcuni bandieroni sempre al vento e che, nonostante il passivo pesante che andava maturando in campo, non hanno mai fatto mancare il loro calore. Encomiabili.

Pier Paolo Sacco