Per il trentunesimo turno di Serie C girone C, presso lo stadio “Viviani” di Potenza si incontrano i rossoblu di casa e la Viterbese. Ritrovo così la squadra della Tuscia a sette giorni dalla sconfitta di Foggia e se in quell’occasione gli ultras viterbesi si sono potuti consolare con una prova di tifo che presentava diversi elementi positivi, questa volta è di fondamentale importanze riuscire a trasmettere la carica alla squadra in campo ed evitare di complicare ulteriormente la propria situazione di classifica dopo qualche confortante risultato del recente passato.
Dopo la bella presenza in una quarantina circa a Foggia, sono passati agli appena sei di oggi, eppure non si può che lodare chi, con tanti sacrifici, ha seguito ancora una volta la propria squadra, macinando km per una trasferta logisticamente non proprio comoda, anche considerando che la loro città è quella più a nord del girone. Purtroppo il risultato è stato loro nuovamente avverso ed ormai a sette giornate dalla fine della stagione regolare, le speranze di ottenere la salvezza diretta sono legate solo alla matematica. Che finché non diventerà una sentenza sarebbe opportuno continuare a sfidare, esattamente come hanno fatto in quella fase del campionato quando sembravano condannati alla retrocessione diretta e invece con caparbietà, e con il sostegno del proprio tifo, sono riusciti ad uscirne fuori.
Tutt’altro discorso invece in casa potentina, con la squadra che ormai viaggia gioca sul velluto grazie ad una tranquillità ritrovata dopo un periodo non sempre roseo, sia a livello societario sia per quanto riguarda la guida tecnica. Il ritorno di mister Raffaele però, che tanto bene aveva fatto nelle passate stagioni, è servito ancora una volta a rivitalizzare la compagina lucana portandola a puntare decisa verso i play off. Le prossime tre partite, di cui due in casa, serviranno a tastare le effettive ambizioni di questo Potenza.
Sicuramente lo meriterebbero gli ultras della Ovest, che hanno ritrovato l’entusiasmo grazie anche agli ottimi risultati conseguiti fino ad oggi, ma che sono stati sempre presenti ed importanti anche nei momenti più difficili e si deve anche alla loro tenacia se oggi si può strizzare l’occhio anche ad una classifica fattasi davvero interessante. Sognare non costa niente e nei miracoli, almeno nel calcio, arrivano a crederci anche i più disillusi. Non resta che giocarsele tutte e lottare, da qui alla fine del campionato, con la stessa fede e la stessa passione che in questa stagione ci hanno messo gli ultras.
Pier Paolo Sacco