L’anticipo della 36esima giornata vede la capolista SPAL affrontare in casa il Trapani, una delle squadre più in forma del girone di ritorno.

Nonostante l’insolito fischio d’inizio alle 12.30, al Mazza la presenza si attesta sulle 8.400 unità. In questa occasione il centinaio di tifosi siculi sono stati sistemati in tribuna laterale, lasciando ai tifosi locali la parte di gradinata normalmente riservata agli ospiti.

La disposizione alternativa dei tifosi granata non mi permette di immortalarli durante i novanta minuti ma solamente nel prepartita; ai tifosi giunti dalla Sicilia si sono aggiunti diversi sostenitori provenienti dal nord Italia che hanno approfittato dell’occasione per seguire la loro squadra.

Il vantaggio trapanese nei primi minuti di partita carica la tifoseria ospite che, particolarmente nel primo tempo, si fa sentire con cori e battimani a favore della propria formazione. Ad un primo tempo dinamico segue una leggera flessione nella seconda frazione di gioco, nella quale il sostegno si riduce solamente alla parte inferiore del gruppo individuabile dietro lo striscione Curva Nord Trapani.

Per quanto riguarda gli estensi, classica sciarpata iniziale a fare da cornice all’ingresso delle formazioni sul terreno di gioco. Il goal a freddo non ha spento l’entusiasmo dei sostenitori locali che hanno prodotto cori ripetuti e battimani per tutto il primo tempo.

Il pareggio ha riacceso l’entusiasmo di tutto lo stadio ed anche la gradinata si è unita ad i vari cori della Ovest. Il vantaggio galvanizza ulteriormente l’ambiente con il coinvolgimento di tutto lo stadio, tribuna compresa, nel battere le mani a sostegno della Spal.

Al triplice fischio finale l’undici biancoazzurro omaggia tutti i 3 settori di casa concludendo con l’ormai classico “salto” sotto la Ovest.

Nel complesso molto piacevole vedere un intero stadio seguire con entusiasmo e partecipazione la storica cavalcata in un’annata per certi versi storica in quel di Ferrara. Sicuramente l’essere capolista aiuta, ma bisogna rendere merito alla tifoseria estense, che, sulle ali dell’entusiasmo, sta trasformando in realtà un sogno inaspettato.

Enrico Garutti.