Era il 20 di Ottobre 2013 quando la neonata Afragolese disputò la sua prima partita di campionato dopo un’assenza dai campi di calcio durata ben sette anni. Data memorabile, immortalata come il coronamento di un sogno tenuto per troppo tempo nel cassetto ma realizzatosi in extremis grazie alla volontà di chi per questi colori ha vissuto e vive tutt’ora. In quell’occasione i Rossoblu sfidarono quella “sconosciuta” del Costa Arienzo, squadra dal potenziale ignoto che per lunghi tratti di stagione contese proprio agli afragolesi il primato in classifica.
Nemmeno un anno da quella data è trascorso, eppure di acqua sotto i ponti ne sembra passata molta.
Quella realtà nata sotto lo sguardo titubante di tutti, senza strutture e senza nemmeno le maglie da gioco si presenta oggi con una nuova veste.
Lunga e rovente è stata l’estate nella città a Nord di Napoli, con una piazza esigente e passionale la quale non ha di certo placato la propria voglia di calcio e soprattutto di” buon calcio” durante la bella stagione.
Il campionato di Promozione non può certo attenuare le aspettative di chi è stato in grado di affollare veri e propri catini nel casertano, e non solo, nel campionato scorso di Prima Categoria. La risposta della società, apparsa in un primo momento in controtendenza rispetto alle esigenze dei supporter, si è invece mostrata valida ed ambiziosa. Infatti, il presidente Napolitano, unitamente ai suoi collaboratori, sposando il modus operandi dei fatti piuttosto che dei grandi proclami, ha dapprima realizzato una squadra competitiva sul campo per poi curare l’aspetto organizzativo, creando presso il centro della Città la sede ufficiale e diramando un comunicato con l’organigramma dettagliato della nuova società la quale, da quest’anno, assumerà la denominazione di A.S.D. Vis Afragolese 1944.
Tanti sforzi che lasciano promettere bene per il futuro, con l’Afragolese che alla quarta giornata si ritrova a 7 punti maturati grazie ad un pareggio e due vittorie ottenute con Casalnuovo e soprattutto contro il Vitula di Antonio Insigne, la vera e propria candidata alla vittoria finale. Il primato resta conteso con altrettante squadre blasonate quali il Nola e la Boys Caivanese, due ottime compagini con tradizione e soprattutto con numerosi tifosi alle spalle da poter ammirare in una serie di sfide intrecciate che questo campionato ci proporrà con periodicità.
Nella partita odierna, l’Afragolese del duo Boemio-Iazzetta (di cui il primo ex capitano e match winner della partita di quel 20 ottobre scorso) affronta la Summa Rionale Trieste, squadra del comune di Somma Vesuviana reduce da due pareggi ed una vittoria risultati che la proiettano fin da subito al quinto posto solitario in classifica ed a sole due lunghezze dalla vetta. Alla Summa Rionale Trieste il compito dunque di rappresentare un città come Somma, proibitivo se si pensa solo per un attimo a quella che fu la Viribus Unitis, i rossoblè che disputavano le proprie partite interne allo Stadio Nappi con un buon seguito di tifosi.
Domenica alle ore 11 l’appuntamento è sul solito Vittorio Papa di Cardito, impianto che non avrebbe dovuto più ospitare le partite interne dell’Afragolese ma, a causa dei soliti ritardi sui programmi di ristrutturazione del Moccia, ha di fatto garantito anche per questo scorcio di stagione “una casa” ai rossoblu, costretti al pellegrinaggio tra Casalnuovo e Cardito appunto. Poco male ci verrebbe da esclamare, se consideriamo che su questa terra battuta i casalinghi hanno praticamente sempre vinto nelle ultime quindici gare, grazie anche al folto pubblico che li sostiene puntualmente e che, molto probabilmente, aumenterà anche nel suo numero alla riapertura del Comunale attesa nelle prossime settimane.
Domenica 05 Ottobre si presenta come una giornata soleggiata ma allo stesso tempo non afosa, clima ideale per una partita di calcio. Arrivati al Papa di Cardito facciamo subito il nostro ingresso sul terreno di gioco, dirottando com’è di nostra consuetudine lo sguardo sugli spalti semideserti. L’ingresso del pubblico afragolese avviene a scaglioni, e l’affluenza quest’oggi non sembra delle migliori.
Il tifo organizzato, come da prassi, entra in maniera unita e compatta a ridosso dell’inizio del match.
La geografia del tifo afragolese da quest’anno presenta subito alcune novità : lo striscione storico “Ultras Afragolese” non viene più affisso nelle partite “casalinghe”, almeno fino a quando lo Stadio Moccia non riaprirà; al suo posto, sulla balaustra oltre alle solite pezze “Noi oltre tutto” e quella con l’emblema dei ragazzi “del Palladino”, anche i Boys’13 si connotano con due pezze affisse al fianco di quest’ultime (“no al calcio moderno” unitamente alla bianca col simbolo del gruppo, il quale quest’anno sembra aver raggiunto la “maturità” dopo una stagione sotto l’occhio vigile del gruppo storico).
Altra novità riguarda la nascita di un terzo gruppo identificatosi dietro la pezza “identità ribelle” e quella di protesta contro l’art.9. Quest’ultimo, composto da una decina di elementi, sosterrà la squadra sui gradoni laterali della tribuna in disparte rispetto agli altri sostenitori attivi.
Il primo striscione di giornata viene subito affisso alla balaustra, in zona centrale con il seguente messaggio: “Ancora una volta protagonista, giornalista terrorista!”. Lo striscione, riferito alla trasferta dei tifosi afragolesi in quel di Pozzuoli, palesa il rancore degli ultras nei confronti delle notizie riportate da diversi organi d’informazione ritenute dagli stessi superficiali ed approssimative. Dello stesso avviso la Società che in settimana, attraverso un comunicato stampa, ha dichiarato di voler agire per vie legali nei confronti di chi ha trattato così superficialmente la vicenda.
Al fischio d’inizio il tifo si fa sentire con i gruppi posti in zona centrale compatti e colorati. Bandiere sempre al vento e cori a ripetere molto forti caratterizzano la partita degli ultras, mentre sul lato estremo della tribuna, ovvero sui tre gradoni, l’I.R. ci mette molto impegno e, nonostante il numero esiguo di componenti, riesce a far arrivare qualche coro molto particolare mai sentito fino ad oggi a Cardito. L’Afragolese al 40° va sotto, nonostante l’assedio nella metà campo degli ospiti, ma il tifo non cessa e sembra invece riscaldarsi ancora di più.
La ripresa per gli ultras inizia con un altro striscione esposto sempre in riferimento alla trasferta precedente degli U.A.P, e dei Boys, mentre intorno al 70° uno striscione del terzo gruppo viene esposto per una decina di minuti: “Daspo di branco del mio ideale non mi stanco”.
L’Afragolese, nonostante gli sforzi, non riesce a sbloccarsi e la partita assume momenti di tensione.
Sciarpate e cori ritmati caratterizzano la ripresa sugli spalti con il coro “e canterò per l’orgoglio di una maglia onorando la città”, intonato per una buona quindicina di minuti consecutivi. Quando ormai i giochi sembrano fatti, l’Afragolese tutto cuore al 95° riesce a trovare il jolly su punizione grazie al proprio capitano Russo, facendo letteralmente esplodere lo stadio che, nonostante la poca affluenza, ha fatto registrare almeno quattrocento tifosi paganti.
Dopo il magistrale goal non c’ è più tempo e l’arbitro decreta la fine di una partita sfortunata dei padroni di casa che vanno a raccogliere l’applauso dei propri sostenitori, i quali hanno letto nella prestazione della propria squadra grande impegno e abnegazione nonostante le idee confuse. Alla luce del risultato odierno l’Afragolese raggiunge quota 8 punti, in un campionato che si preannuncia avvincente già dalle prime giornate.
Andrea Visconti