È bastato oltrepassare il casello di Pesaro per capire subito che quella di oggi sarebbe stata un gara ad alta tensione. In effetti, l’undicesima giornata del Campionato di Serie D, girone “F”, offriva un derby niente male: due vicine città, entrambe in riva all’Adriatico, ma divise da una forte rivalità.

In settimana, l’attesa è cresciuta in maniera smisurata, anche perché in pochi giorni sono andati a ruba i circa 700 biglietti messi a disposizione dalla società di casa per la tifoseria ospite.

Nel tragitto casello-stadio, mi imbatto in due eloquenti striscioni, entrambi firmati “1898”, posizionati ai bordi di una delle più trafficate strade pesaresi: “Sosteniamo la Vis” e “Domenica tutti in curva”; una sorta di “invito” all’intera cittadinanza a seguire le sorti della “Vis” in una partita così delicata e sentita.

Raggiungo il “Tonino Benelli” con largo anticipo visto che, essendo la prima volta che capito da queste parti, volevo rendermi conto con i miei occhi di quanto la giornata stesse per riservarmi. Ci sono forze dell’ordine praticamente ovunque, ogni angolo della città risulta presidiato nonostante manchino ancora un paio d’ore all’inizio del match e di tifosi, sia locali che ospiti, ancora non c’è traccia.

Quando ormai le due squadre hanno fatto il loro ingresso in campo, la “curva” di casa presenta diversi spazi vuoti. Nei minuti iniziali sarà esposto lo striscione “Vincere”, accompagnato dall’accensione di diversi “fumoni” biancorossi.

Nel corso della gara saranno esposti altri due striscioni: “Matteo libero” e “Tomma la prato ti è vicina”. Il tifo sarà costante e di discreta intensità, intervallato da alcuni battimani ritmati da un tamburo. Nella ripresa diversi cori contro gli ospiti, un paio di cori pro “diffidati” e, a tempo quasi scaduto, a causa dell’ennesima sconfitta maturata in campo, il classico “meritiamo di più”.

Degno di rilievo l’adesivo “Ultras Liberi” attaccato sul palo di una delle due porte di gioco.

Capitolo ospiti: giungono al “Tonino Benelli” a pochi minuti dell’inizio della gara in circa 700; il loro arrivo sarà accompagnato dall’esplosione di una bomba carta all’esterno del settore a loro riservato, suscitando i primi malumori del pubblico di casa che pian piano aveva iniziato ad affluire all’interno dell’impianto. Si posizionano all’interno del piccolo settore ospiti, offrendo un tifo davvero bello e deciso per tutta la gara. Accenderanno una decina di torce, alternando massicci battimani a veri e propri boati, che a tratti copriranno il tifo di casa.

Nella ripresa sarà esposto uno striscione “basta un giorno così a cancellare 1838 giorni stronzi… Ma siamo di nuovo qui!”, a seguire diversi cori contro Pesaro e il classico “Samba&Monaco”, poi tutti su per il “chi non salta è ascolano”. Nel finale un prolungato “Dale Samba”, prima di richiamare l’intera squadra sotto la propria curva per festeggiare, a ritmo di samba, l’ennesima vittoria.

Antonio Vortex