Parto in tarda mattinata con il pullman per raggiungere il capoluogo abruzzese ed appena arrivato a destinazione come sempre, vista la poca fortuna in questo periodo, inizia a piovere copiosamente e non sembra voler smettere. Ma questa volta ho con me il mio ombrellino e cosi decido di raggiungere lo stadio sotto l’acqua. Dopo aver attraversato il meraviglioso centro storico, che purtroppo accusa ancora i postumi del terremoto dell’aprile 2009, arrivo alla piazza dove della Fontana Luminosa, ed in 5 minuti sono allo stadio pronto a ritirare il mio accredito.

Entro sul terreno di gioco che sta ancora piovendo, anche se con meno intensità, diciamo la classica pioggerella all’inglese. Fastidiosa ma che non crea particolari problemi.

La prima cosa che noto guardando il settore ospiti è la totale assenza dei liguri e difatti il settore loro riservato rimarrà desolatamente vuoto per tutta la durata della gara. Data quest’assenza mi concentro completamente sugli ultras di casa, seguendo la partita vicino al loro settore. I rossoblu ntrano poco prima del fischio d’inizio, sicuramente non sono numerosi, anche perché la squadra viene da tre sconfitte consecutive dopo appena 5 giornate di campionato e penso anche per via della brutta giornata con il primo “freddo” della stagione.

Comunque condivido l’idea dei ragazzi aquilani di mettersi in alto con i tre stendardi tenuti in mano per tutto l’ incontro, magari avendo la sensazione di essere più raccolti e fare più “gruppo”. Inizia la partita ed i loro primi cori sono per i diffidati che seguono la gara fuori dello stadio, con 2 stendardi attaccati ad un guardrail. I loro cori vengono accompagnati da battimani a forte intensità. Nel prosieguo dell’incontro gli abruzzesi cantano veramente bene, continuamente, nonostante il gol, che deciderà la gara, segnato dai liguri dopo appena 7 minuti.

Accendono 7-8 torce nel corso della partita ed in più per ben due volte “stirano” le loro bandierine creando un bell’ effetto visivo. Al fischio che sancisce la fine della prima frazione canteranno un bel “tirate fuori le palle” per spronare i giocatori a lottare di più vista la poca fluidità del gioco della squadra di mister Perrone.

Inizia la seconda frazione di gioco e fortunatamente il tempo continua a dare una bella tregua, anche se agli aquilani poco importa perché ripartiranno cantando a spron battuto con tanti battimani. Un applauso va anche ai due ragazzi che sventoleranno costantemente i due bandieroni: R.B.E. e 1927.

Al triplice fischio dell’ arbitro, dopo aver incitato la squadra per tutta la partita senza soste, ci saranno cori di contestazione all’indirizzo della squadra che comunque li applaudirà andando sotto al loro settore, nonostante siano arrivati alla quarta sconfitta consecutiva. Dispiace per i rossoblù, visto che hanno tifato continuamente e con una discreta intensità corale per tutta la partita. A dimostrazione che la qualità ci può essere anche quando non sempre c’è quantità.

Marco Gasparri