Un Rimini sempre più capolista incontrastato del girone D del campionato di serie D, quest’oggi fa visita alla formazione del Bellaria. Per quella che è la trasferta più comoda e vicina, oltre 500 tifosi biancorossi partiranno per la vicina Bellaria, distante appena una quindicina di chilometri. Oltre al settore ospite, che rispetto agli anni passati è stato ridotto in capienza, i tanti supporters biancorossi occupano anche la tribuna al fianco della centrale.

Le presenze locali, invece, si possono quantificare in qualche centinaio di simpatizzanti, per la maggior parte amici e parenti dei calciatori biancoazzurri: è già da svariati anni, infatti, che non esistono più gli “Ultras”, i quali, almeno durante le partite interne, seppur fossero in numero modesto, non facevano mancare il proprio sostegno alla formazione locale.

All’ingresso delle squadre in campo, il settore ospite si colora di rosso con qualche bel fumogeno acceso e qualche bandierone sventolato. In passato, il momento dell’ingresso delle squadre, che fosse in categorie superiori o meno, era sempre un momento emozionante: era allora che da entrambe le curve, dove si trovavano sempre due tifoserie, si realizzavano le più svariate coreografie che tanto ci hanno fatto conoscere e apprezzare nel resto d’Europa. Tornando ai giorni nostri, anche solo per un paio di fumogeni si rischiano multe e ripercussioni penali, per cui quello che viene è da accogliere a priori con soddisfazione.

Nel settore locale giusto un paio di bandiere appese alla balaustra, e solo qualcuno con sciarpa biancoazzurra al collo. Visto che non c’è simpatia tra le parti, qualche coro di sfottò, anche in ottica anti-Cesena da sponda ospite, scalda gli animi di qualche attempato tifoso locale, ma senza che si trascenda.

Dal settore Riminese, potendo contare su un buon numero di tifosi, seppur non tutti partecipino, i cori ripetuti sono ben coordinati e assordanti, mentre lo sventolio dei bandieroni aiuta a colorare la loro zona per tutta la partita.

Durante il primo tempo, in campo la partita non decolla, concentrandosi principalmente a centrocampo. Nella ripresa è il Bellaria a portarsi in vantaggio su una distrazione della difesa biancorossa. La Curva Est formato trasferta non si scompone, continua incessante il sostegno alla propria compagine, alternando belle manate a cori per i diffidati costretti a firmare.

Nel giro di pochi minuti il Rimini rimette il risultato in parità, arrivando al 90esimo con un pareggio che alla fine accontenta entrambe le formazioni.

Prima della fine però, non poteva mancare una sciarpata biancorossa sulle note di “Rimini Vai”, l’inno ufficiale a cui anche i tifosi sono legati.

Al triplice fischio dell’arbitro, i giocatori si portano sotto i rispettivi settori per prendersi gli applausi dei propri tifosi.

Gilberto Poggi.