Posticipo serale di lunedì, non proprio il massimo della comodità per chi ha intenzione di seguire la propria squadra in trasferta, sicuramente il ripopolamento dei nostri stadi deve necessariamente partire da un nuovo sistema di programmazione degli incontri in barba alle televisioni che, teoricamente, si dovrebbero adeguare. Siamo maturi per questa scelta? Le società faranno un passo indietro e rinunceranno ai milioni che arrivano dai diritti televisivi? Ma, soprattutto, c’è la volontà di riportare il tifoso allo stadio? Detto che le ultime direttive in materia di stadi sembrano andare controcorrente al ripopolamento dei nostri impianti, la vedo difficile fare un passo indietro e tornare ad un calcio più “popolare”, slegato dalle tante contaminazioni che l’hanno contraddistinto in questi ultimi anni. Dello sport più bello del mondo è rimasto solo un ricordo visto che neanche più il colore delle maglie è immune al cambiamento.

A far visita in terra toscana questa sera tocca al Torino, squadra e tifosi non hanno bisogno di presentazioni, la storia parla chiaro anche se in questi ultimi anni, le novità in casa granata non sono mancate. L’attualità parla di una squadra che nonostante sia presente in Europa League, fa fatica a risalire la china in campionato, una coppia d’attacco come Immobile – Cerci è difficile da ritrovare e le difficoltà a concretizzare sono evidenti. Dal punto di vista del tifo, è da qualche tempo che è ricomparso il vecchio striscione Ultras, quel pezzo di stoffa che ha fatto innamorare tanti ragazzi per via di quella forma irregolare con il mento del teschio che esce dal rettangolo granata. Che la tifoseria del Toro sia “old style” è un fatto conclamato, che i granata siano poco inclini all’estetica e molto più concreti è altrettanto risaputo ed il vecchio striscione Ultras è proprio lì a cementificare l’indole ribelle e tradizionalista di una tifoseria storica.

Il pubblico di casa che tiene botta e si presenta al Castellani con buoni numeri, la squadra vive un buon periodo di forma ed il popolo azzurro sta cercando, con il proprio apporto, di guidare la truppa di mister Sarri ad una salvezza che equivarrebbe alla vittoria di uno scudetto. I granata non sono numerosissimi, il giorno e l’orario non favoriscono l’affluenza, così nel settore trovano posto gli Ultras ed alcune sezioni.

Niente di particolare da registrare dal punto di vista coreografico, le due tifoserie preferiscono partire immediatamente con i cori appena le squadre fanno il loro ingresso sul manto erboso. I granata riescono a far gruppo nella parte inferiore del settore, dietro lo striscione Ultras si alternano con buona lena un paio di lanciacori, la risposta è positiva ed il tifo degli ospiti vive di pochissime pause e una continuità ineccepibile. Tanti cori per la squadra, diversi battimani ed anche in questa serata i granata rimarcano il loro essere concreti, pochi fronzoli e tanta voce, questo è il biglietto da visita. A livello estetico, vanno segnalate le belle bandiere del C.A.S.T. che vengono sventolate ai lati del gruppo principale, un bel tocco di granata che non guasta e va ad impreziosire il coro in essere.

Partenza diesel dei padroni di casa che col passare dei minuti aumentano l’intensità del tifo, qualche pausa è piuttosto prolungata ma è altrettanto vero che alcuni cori sono cantati veramente bene, cercando di coinvolgere anche quelle persone che si sistemano ai margine del gruppo dei Desperados.

Nell’intervallo tra i due tempi, gli empolesi fanno partire un coro contro i viola subito ripreso da tutta la Maratona inferiore, i torinisti non ci stanno e ribattono convinti con il coro “Viola, viola” mostrando un paio di sciarpe gigliate. Qualche gestaccio ma la cosa sembra finire sul nascere anche se questo è il termometro dei rapporti tra le due tifoserie. Da dire, comunque, che a parte un paio di sciarpe viola, non c’è traccia dei fiorentini nel settore dei granata, aspetto questo che mi meraviglia e non poco, visto che una presenza degli ultras della Fiesole, la davo per scontata in una serata come questa.

La ripresa si apre con il solito andamento dei primi quarantacinque minuti, poi la pioggia comincia a cadere con una discreta intensità rendendo un po’ difficoltoso il tifo soprattutto degli ospiti che cominciano a dividersi nel settore per trovare un riparo di fortuna mentre lo zoccolo duro degli ultras continua  a cantare imperterrito.

Gli empolesi restano compatti ed anche se c’è qualche alto e basso, il tifo non scenderà mia sotto la soglia della sufficienza. Se tra i granata mancano i gemellati viola, in Maratona inferiore è presente una delegazione degli amici di Montevarchi che marcano la loro presenza con una bandierina appesa sopra lo striscione Desperados.

Sul campo il risultato di partenza non si sblocca ed alla fine a masticare amaro restano squadra e pubblico di casa che non vedono concretizzarsi una maggiore pericolosità sotto porta. Il Toro resiste ed alla fine i giocatori granata vanno a distribuire magliette e pantaloncini ai propri ultras. Anche la Maratona inferiore non manca di salutare la squadra, la prossima sfida è contro i “cugini” di Firenze, partita molto sentita dagli empolesi che chiedono alla squadra una prova di carattere.

Valerio Poli