L’Arechi si illumina  in questo turno infrasettimanale valido per la 34esima giornata in cadetteria, dove si sfidano Salernitana e Cittadella.

Saranno 11.000 gli spettatori ad assiepare le gradinate; numeri come sempre mai banali. Difficile raccontare un confronto tra tifoserie, anzi impossibile visto il settore ospiti desolatamente vuoto.  Sarà la Sud ad essere l’unica e sola protagonista. Una Sud che rispetto alla gara con l’Ascoli, riesce ad essere molto più continua nella seconda frazione di gioco. Da segnalare  il nuovo coro, a tinte argentine, sulle note di Despacito. Il sostegno della Curva accompagna la squadra anche sul finire della gara quando i tentativi dei calciatori di casa risultano evanescenti;  il triplice fischio dell’arbitro sancisce un pareggio a reti inviolate.

Un appuntamento rimandato o forse un’occasione non sfruttata: niente di tutto ciò. Infatti l’applauso spontaneo partito da parte del pubblico di casa dopo la fine della gara è la testimonianza dell’evoluzione vissuta in un mese dalla Salernitana; dalla zona play-out ad una salvezza ormai quasi raggiunta; dalla contestazione nella partita casalinga contro la Spal per poi segnare dopo il pareggio di Benevento, nella gara successiva, un filotto di 4 vittorie consecutive.  Ora la serenità raggiunta. Quell’equilibrio che permette all’ambiente di vivere senza pressioni e patemi d’animo le gare che verranno . Un’euforia controllata,  che permette di poter sperare in posizioni di vertice. In questo rush finale di campionato o in un futuro più prossimo.

Testo Gian Luca Sapere

Foto Gianluca Scialla