Il 17 agosto, in piena estate, proprio quando la maggior parte della gente è in vacanza, in una Bologna quasi deserta la Fortitudo si raduna per la sua preparazione prestagionale e come da tradizione, la Fossa dei Leoni non può mancare all’evento. Il tam tam fra tifosi fissa l’incontro alle 18.30 al “Mama caffè”, a pochi passi dal PalaDozza, dove circa un centinaio di persone converge in breve tempo. Striscione alla mano, alcune bandiere e intonando cori, un piccolo corteo prende dunque le mosse dal punto di ritrovo e si dirige verso il palazzo per salutare la squadra che si accinge ad affrontare la stagione 2022-23.

Durante il pur breve tragitto le persone aumentano e di pari passo sale anche l’intensità dei cori. Arrivati a destinazione si compattano, nei pressi di un campetto di basket adiacente al palazzetto, con altri tifosi che aspettano anche loro l’arrivo della squadra: alla fine si aggira sui circa 300 il gruppo di aficionados per i quali la F viene prima del mare, della montagna o di qualsiasi altra cosa. Arrivata la squadra, vengono accesi diversi fumogeni per accoglierla e salutarla, con più di qualche giocatore letteralmente rapito dallo spettacolo, che filma tutto quello che succede.

A coach Dalmonte e capitan Aradori l’onore e l’onere di prendere la parola per ricambiare questo saluto, promettendo impegno ed un pronto riscatto per la stagione in arrivo, proprio mentre sopraggiunge un’acquazzone improvviso ad interrompere anzitempo questo momento. Se dal punto di vista scaramantico si spera che questo inizio bagnato possa essere preludio alla proverbiale stagione fortunata, sono invero tante le incognite che aspettano la Fortitudo dopo la retrocessione in A2. Diversi i cambiamenti a livello dirigenziale e anche dal punto di vista atletico, la squadra è quasi completamente nuova. L’unica certezza è come sempre la Fossa, la pietra angolare su cui la Fortitudo ha potuto ricostruire sé stessa anche dopo fallimenti ancor più pesanti, ragion per cui non può e non deve essere questa A2 a spaventare.

Prima palla a due del campionato, prevista il 2 ottobre a Cento, dove la Benedetto XIV è reduce da un ottimo campionato concluso brillantemente ai playoff che, pur salutati ai quarti di finale, rappresentano comunque il miglior risultato di sempre della compagine biancorossa, avvalorato ulteriormente dal fatto che secondo i pronostici della vigilia, l’obiettivo massimo doveva essere una salvezza tranquilla. Appuntamento alla Milwaukee Dinelli Arena ristrutturata da pochi anni, dove è facilmente prevedibile il tutto esaurito, sia in considerazione della curiosità che attende il roster per questa nuova stagione e anche perché Old Lions di Cento e Fossa della Fortitudo sono gemellati da tanti anni.

Luigi Bisio