SK Rapid Wien – FK Austria Wien 1-1
Spettatori: 25.600

Dopo il derby di Glasgow il derby più giocato in Europa è quello di Vienna. Oltre al fatto che ho sempre amato l’atmosfera in Austria, mi è sempre piacuito la motivazione con cui le tifoserie son solite presentarsi a questo derby, sempre ad altissimi livello di tifo vocale e coreografico, nonostante questa partita si giochi quattro volte ogni stagione (o persino cinque, a volte, includendo la coppa nazionale).

Arrivo in anticipo al nuovo stadio Allianz di Vienna, e quasi due ore prima della partita arrivano anche gli ultras dell’Austria Wien in un bel corteo, sotto sorveglianza delle forze dell’ordine, ma senza grandi momenti di tensione, anche quando accendono alcuni petardi, torce e fumogeni e pur avendo in parte il volto travisato (da ottobre scorso è vietato in Austria).

Dopo che questi ultimi fanno il loro ingresso nel settore ospiti, anche io entro nello stadio per collocarmi in tribuna stampa. Già quando i giocatori entrano in campo per il riscaldamento, sento l’impatto dei cori del famoso “Block West“, da sempre il settore più caldo della tifoseria del Rapid Vienna (allo stadio nuovo, dopo la rotazione del campo di 90°, prendono posto nella tribuna sud, tuttavia la denominazione ufficiale resta “West”).

Circa dieci minuti prima della partita, tutto il settore è coperto con un gigantesco copricurva appeso al tetto, che reca la scritta “Rekordmeister” (Campioni dei record) insieme ad uno striscione “Sind wir – nur wir” (Siamo noi – solo noi). Quando la bandiera viene ammainata, tutti si aspettano una coreografia, ma non ci sarà niente da vedere. La risposta, a chi si domandava cosa stessero organizzando dietro quel bandierone, arriva a inizio partita, con un lancio di carta che forma, per pochi secondi la sigla “S C R”, in omaggio alla vecchia denominazione “Sport Club Rapid”). Il settore ospiti invece, mostra una coreografia semplice con cartoncini bianchi e uno striscione (“Sempre con voi”).

Il tifo del Block West è come sempre bellissimo: cori rumorosi, battimani di grande impatto, bandiere sempre sventolate e tanti torce e fumogeni accesi da tutti i gruppi principali (Ultras Rapid, Lords, Tornados, Spirit, Lions, etc).

Il primo tempo ha tutte le emozioni di un vero derby: la partita viene interrotta due volte per lancio d’oggetti in campo e dopo che l’arbitro minaccia la definitiva sospensione, viene lanciato ancora un singolo oggetto isolato verso il campo. I cori della curva raggiungono picchi canori più intensi e le torce accese sono sono ancora più numerose…

All’inizio del secondo tempo, si vede di nuovo tanta pirotecnica anche nel settore ospiti. Oltre a qualche striscione offensivo e qualcuno celebrativo, viene allestita anche una piccola coreografia per l’anniversario della fondazione del Panathinaikos, i cui tifosi sono da lungo tempo amici della tifoseria del Rapid (e numerosi saranno i presenti giunti quest’oggi dalla Grecia). Fra gli altri è possibile notare anche uno striscione degli Ultras Nürnberg e una pezza della “Curva Nord Matteo Bagnaresi” di Parma, montata sopra lo striscione dei Tornados.

In definitiva il tifo è stato straordinario, per me questa curva è di sicuro una delle più belle realtà dei paesi germanofoni (e forse di tutta l’Europa). Gli ultimi 15 minuti (il famoso “quarto d’ora Rapid”) sono tradizionalmente scanditi da tante torce e da un battimano seguito da tutto lo stadio.

Il settore ospiti, sempre in movimento con battimani e bandiere, non ha la forza di equilibrare il grande tifo del “Block West”. A fine partita gli ospiti possono comunque esultare per il risultato (1-1): a partire dall’inaugurazione del nuovo Allianz, i Viola non hanno mai perso un solo derby fuori casa…

Fuori dallo stadio non si registrano incidenti né prima né dopo la partita. Davvero contento e soddisfatto per tutto quel che ho visto, posso recuperare la mia macchina per il viaggio notturno che mi riporterà a casa.

Jurgen De Meester