Ravenna-Pistoiese è sfida di alta classifica, nel girone D della Serie D, tra due nobili decadute del calcio professionistico di una volta. Le due compagini hanno, negli anni, affrontato vari fallimenti e risalite e proprio la recente bancarotta dei toscani, con relativa acquisizione del titolo sportivo dall’Aglianese, è ciò che accende gli animi dei tifosi giallorossi nei giorni antecedenti la partita.

Se le motivazioni di classifica e la rivalità non bastassero, a chiamare a raccolta il popolo di casa ci pensa la presenza di una tifoseria ospite con cui confrontarsi (circa 400 biglietti venduti in prevendita), evenienza non scontata in questo girone.

Lato giallorosso si registra la curva piena in ogni ordine di posto e una tribuna centrale a tre quarti della sua capienza, con lo stadio che va riempiendosi ben prima del fischio d’inizio, e comunque in tempo per assistere alla commemorazione in onore di Vittorio Mero, al quale è intitolata tra l’altro la curva.

L’arrivo dei tifosi ospiti, a dieci minuti dall’inizio del match è salutato con fischi e cori inneggianti ai gemellati lucchesi, presenti in Curva “Mero”, oltre a una delegazione di bolognesi. Due pezze biancorosse documentano la presenza di tifosi della Vis Pesaro tra gli ospiti.

La struttura dello stadio “Benelli” prevede due tribune laterali (una chiusa) e due curve, una a semicerchio in continuità con la tribuna laterale e una di fronte, creata con una struttura scollegata dal resto dell’impianto e più alta rispetto al terreno di gioco, nella quale si dispongono gli ospiti. L’effetto è bello e genera, a mio parere, la massima espressione del fronteggiamento tra tifoserie.

A livello di materiale gli ospiti si presentano con quattro pezze (spiccano quelle del gruppo “1921”), uno striscione lungo e tre bandieroni nella parte centrale, più due pezze biancorosse. I membri dei club si posizionano sulla parte destra e si schierano dietro uno striscione. I padroni di casa invece colorano il settore con quattro bandieroni, due striscioni lunghi alla base della curva, numerose pezze dei vari gruppi di casa e le pezze dei gruppi gemellati “Freak Boys”, “U.R.B.”, “Curva Ovest Lucca”.

Fin dalle prime battute vi è grande partecipazione di entrambe le tifoserie, con cori, battimani e fumogeni che, al di là di qualche sfottò iniziale, sono volti per lo più al sostegno della propria squadra. Entrambe le curve sono supportate da tamburi e nella prima mezz’ora di gioco, va dato merito alla tifoseria Pistoiese di tenere testa ai padroni di casa, nonostante la differenza numerica. Da metà campo, posizione scelta da chi scrive per valutare al meglio l’effetto complessivo, i cori di entrambe le parti risultano chiari e distinti. Alla mezz’ora l’episodio che segna la storia della partita e che spegne per il proseguo del primo tempo la voce agli ospiti. Biagi porta in vantaggio il Ravenna e l’intensità del tifo pistoiese ne risente. La sensazione è che la parte meno calda che compone il settore ospiti si disunisca un po’. Il tifo di casa invece è un metronomo, quarantacinque minuti (poi novanta) allo stesso ritmo e intensità, impressionanti.

La ripresa riparte con un botta e risposta tra le due tifoserie. I padroni di casa ricominciano con un coro in favore dei gruppi gemellati presenti oggi in curva. La parte più attiva della tifoseria ospite, nel frattempo, si è ricompattata al centro del settore, l’effetto è quello di vedere una parte centrale della curva dietro a pezze e con bandieroni, e una parte destra dietro allo striscione del club. In risposta al tributo dei ravennati, i pistoiesi dedicano un coro al gemellaggio coi ragazzi di Pesaro. La replica della tifoseria giallorossa si materializza subito con due cori contro Pesaro e pro Lucchese. Il ritmo del tifo riprende costante, anche gli ospiti ritrovano compattezza e producono un acuto quando, a circa metà del secondo tempo, srotolano uno striscione contro i ravennati cantando “Ravennate zingaro”. L’azione destabilizza un po’ il tifo locale che replica poco originalmente con lo stesso coro, unico neo in una grande giornata.

Successivamente vengono mostrati in Curva “Mero” due striscioni a favore dei diffidati e in particolare di quelli dell’U.R.B. con annesso coro di sostegno, replicato poi da parte ospite in favore dei propri. Lo scorcio finale vola via con il sostegno da entrambe le parti; gli ospiti, nonostante la parte del settore appartenente ai club non partecipi al tifo, si fanno sentire per tutto il secondo tempo aiutandosi con qualche petardo; il pubblico di casa continua con l’ottima verve mostrata dall’inizio colorandosi con fumogeni giallo, rosso e neri. A ridosso del fischio finale entrambe le tifoserie si producono in una sciarpata, molto bello l’effetto ottenuto da quella a tinte giallorosse.

Al termine della partita è festa grande in casa Ravenna, la squadra festeggia sotto la curva tre punti pesantissimi, mentre gli ospiti rientrando negli spogliatoi, raccolgono l’applauso della propria tifoseria.

Testo e foto di Nicolò Semprini