Un’annata da incorniciare quella della squadra di basket riminese della RBR (Rinascita Basket Rimini 2018) che seppur non sia partita tra i favoriti dei pronostici, in una Serie A2 imbottita di squadroni dal passato illustre come Cantù, la stessa Pesaro, Forlì, Fortitudo Bologna solo per citarne qualcuna, è stata in testa alla classifica per gran parte del campionato.

Per dare qualche cenno storico della pallacanestro a Rimini, la prima squadra cittadina venne fondata nel lontano 1947 dall’allora polisportiva Libertas che si iscrisse al campionato di serie C. Per vedere disputare un campionato di A2 si dovrà attendere l’anno 1978 in cui le partite interne si disputavano nel nuovissimo Palasport Flaminio, che per comodità i riminesi chiamano semplicemente “il Palazzetto” dove, arrivati nel 2025, (tolta una parentesi meno che decennale al 105 Stadium) ancora si continuano a disputare le gare interne dei biancorossi, con qualche carenza strutturale soprattutto legata alla capienza, attualmente di poco superiore alle 3.000 unità, un 10% delle quali solitamente destinate alle tifoserie ospiti, salvo ragioni di ordine pubblico come nel caso odierno, dove alle tifoseria della VL Pesaro è stato concesso un quantitativo inferiore di biglietti, 150, ovviamente andati tutti venduti in pochissimo tempo.

Per questa partita che non si disputava da ben 18 anni, nella gara di andata la questura di Pesaro decise di vietare la trasferta ai residenti nella provincia di Rimini, un vero peccato in un momento di euforia per la squadra prima in classifica che avrebbe potuto portare a un esodo di massa. Ma così non è accaduto, esattamente come a Forlì dove ancora una volta le autorità hanno disposto a discapito della tifoseria biancorossa ma anche dello spettacolo del basket in sé che sicuramente qualcosa c’ha perso. Relativamente alla gara d’andata, da menzionare comunque il bel gesto di solidarietà della tifoseria della Virtus Libertas che nonostante la rivalità, decise di disertare a sua volta, lasciando vuoto il proprio settore in segno di protesta contro questa sproporzionata misura. Una partita senza le due tifoserie è una sconfitta per tutti e la cosa peggiore è che tutto ciò sta diventando routine, ben al di là degli effettivi profili di rischio che comunque possono essere contenuti se a monte il servizio di sicurezza fa il suo lavoro.

Tornado alla partita odierna, la curva di casa guidata dal gruppo “Barrio H294”, propone una bella coreografia dividendo il settore in due metà, da una parte esponendo foulard bianchi con la scritta “Forza Rimini” e di fianco foulard rossi con la scritta “Pesaro Mer*a”, mentre in basso completa il tutto lo striscione: “Quando le cose vanno male si distingue l’ultras dal tifoso normale”.

Ovviamente tutto il palazzetto si presenta colorato a festa in tutti i settori, luci, suoni, musica sparata ad alto volume mettono però tristemente in secondo piano il tifo delle due tifoserie in determinati momenti della partita, questa è sicuramente una pecca ma obiettivamente rispecchia quello che il pubblico medio (principalmente famiglie, donne e bambini) che segue il basket si aspetta.

Buona comunque la prestazione della curva di casa e del contingente ospite che, in barba al numero esiguo di biglietti a loro disposizione, è molto attivo, animato da bandiere sventolate e battimani, ma questa sera la squadra di casa sembra avere una marcia in più, spinta da un pubblico caloroso e festante.

Non mancano gli sfottò tra le due tifoserie ma rimane tutto circoscritto all’interno del palazzetto, per cui ben venga un po’ di sana e vecchia goliardia, fa sicuramente parte del gioco e qualora i tifosi dovessero trascendere, chi di dovere dovrebbe adempiere ai propri compiti anziché astenersene e trincerarsi dietro le carte bollate.

Se a Pesaro erano stati solo i giocatori a festeggiare, questa sera una nuova vittoria risarcisce i tifosi di casa da quel divieto e come da tradizione nel basket, tra pacche sulle spalle, abbracci e “cinque” scambiati tra giocatori e tifosi stessi, si chiude al meglio questa giornata. Nello spicchio dei tifosi ospiti, gli steward hanno dovuto faticare non poco per tenere sotto controllo i pesaresi, a cui il risultato avverso di 99 a 81 ha lasciato sicuramente l’amaro in gola.

Gilberto Poggi