Dopo la salvezza raggiunta con fatica nei playout di Serie C a Bisceglie, con circa 300 tifosi che hanno attraversato l’Italia per raggiungere la cittadina pugliese in quella delicata sfida, la tifoseria lucchese si è dovuta mobilitare nuovamente e anzitempo rispetto ai primi impegni calcistici della propria compagine. In questa rovente estate, un corteo di tifosi rossoneri ha attraversato il centro cittadino con tamburi, striscioni e tanta voce per sensibilizzare il Comune e l’imprenditoria locale mentre la società calcistica spariva inghiottita dal fallimento.

Si è arrivati così alla vigilia della nuova stagione che però vede ripartire la Lucchese dalla Serie D. A qualche giorno dall’esordio nella coppa di categoria, emblematico il primo allenamento a porte aperte presso lo storico stadio “Porta Elisa”: oltre un centinaio di tifosi hanno salutato la nuova compagine, palesando il proprio appoggio, prima fondamentale pietra su cui poggiare la costruzione della rinascita lucchese.

La gara a Forte dei Marmi, preliminare di Coppa Italia di Serie D, si gioca alle 18 e non alle 16 come inizialmente previsto. Tra Real Forte Querceta e Lucchese la spuntano di misura gli ospiti che passano così al turno successivo, per uno strano disegno del destino grazie ad un penalty, cioè nella stessa identica maniera in cui si era conclusa la stagione precedente.

Il settore rossonero appare bello pieno e l’entusiasmo sembra ritrovato. Anche se il caldo picchia frontalmente la prova è comunque positiva, colorata da stendardi e bandiere sempre al vento, buoni battimani e una discreta sciarpata.

Nessuna presenza di tifo organizzato per la tifoseria di casa, al triplice fischio finale i giocatori festeggiano con i propri tifosi e la speranza ovviamente è che tale scena si possa ripetere quanto più spesso possibile, ridando presto alla Lucchese quanto le è stato tolto dalle solite gestioni sventurate che ormai caratterizzano sempre più il calcio nostrano.

Testo di Davide Gallo.
Foto di Francesco Francioni.