In questo strambo fine marzo, mi reco a Siano per scoprire la realtà ultras al seguito della Real Sianese. In un territorio, ahimè, ostico in fatto di prospettive future, soprattutto per i più giovani – un male comune per molti comuni più piccoli, non solo del sud Italia – e ben movimentato da tifoserie rivali a pochi km di distanza, questa realtà di calcio popolare si distingue per il suo entusiasmo e la sua partecipazione, che sono le parole chiave del movimento locale.

Con il numero di seguaci in aumento, la tifoseria si muove in prima linea, non solo sugli spalti ma anche sul terreno di gioco dove, da pochi anni, i tifosi stessi sono custodi e proprietari del club, incarnando un modello di gestione che mette al centro la comunità e il legame con il territorio.

La passione per la squadra si traduce dunque in impegno attivo, ogni partita diventa un’occasione per rafforzare l’identità collettiva e il senso di appartenenza. Gli ultras della Real Sianese non sono solo spettatori; sono protagonisti di una storia che si scrive ogni giorno, unendo atleti e tifosi in un corpo unico e solido che sappia resistere alle difficoltà.

In un contesto in cui il calcio spesso viene percepito come un prodotto commerciale, la Real Sianese rappresenta una boccata d’aria fresca, un esempio di come il tifo possa essere un veicolo di cambiamento e di speranza per le nuove generazioni. Qui, il futuro si costruisce insieme, partita dopo partita, coro dopo coro.

Attualmente militano in Seconda categoria, dove stanno disputando un ottimo campionato che li vede guadagnare un distacco di quattro punti dalla seconda in classifica, grazie proprio alla vittoria di quest’oggi contro l’Intercampania.

La partita si è giocata in casa, al comunale “Gigino Leo”, con i tifosi di casa che hanno partecipato in buon numero, nonostante il pomeriggio di pioggia e il settore scoperto, facendo immancabilmente sentire il proprio sostegno. Il gruppo più caldo, riunito dietro la pezza SIANO, si è colorato con fumogeni e torce, non solo in occasione dei gol, alternando cori noti a versioni personalizzate. Hanno esposto uno striscione in ricordo di Diego De Vivo, il 14enne giocatore del “Cantera Napoli”, colto da un malore prima di un allenamento proprio questa settimana, mentre un altro striscione recitava “la fede non si diffida”, un chiaro riferimento ai ragazzi colpiti da questo strumento spesso ingiusto.

In generale, la Real Sianese si conferma come una piacevole scoperta nel panorama delle tifoserie campane. Troppo bassa la categoria per così tanta bellezza e passione del suo seguito.

Imma Borrelli