Per questo diciottesimo anno in giro per gli stadi di mezza Italia grazie a Sport People, decido di seguire la corazzata rossoblù Sambenedettese impegnata in trasferta in uno dei tanti derby marchigiani di questo girone F del campionato di serie D. Arrivo così a Recanati in largo anticipo per sbrigare con tutta tranquillità la parte burocratica e prendere posto a bordo campo. Il “Tubaldi” si riempie velocemente e noto che gli ultras di casa si posizionano dietro il nuovo striscione NUOVA GUARDIA e, incentivati dalla squadra in vantaggio già dal primo minuto, improntano il loro tifo in maniera molto goliardica, con due bandieroni al vento per dare colori e mani al cielo ritmate da un tamburo.
I 500 ospiti sembrano non accusare il subitaneo colpo anche perché il pareggio perviene dopo poco più di dieci minuti. Belli da vedere e da sentire, sostengono gli undici in campo in maniera viscerale e al 29° vengono premiati dal gol del vantaggio che vede il settore ospiti esplodere, mentre la squadra si porta sotto di loro per condividere la gioia della marcatura e trarre carica da questo momento di estasi collettiva.
I padroni di casa continuano a dare il meglio di sé, spingendo la loro squadra che riesce a rendersi particolarmente pericolosa in qualche circostanza, senza giungere però al goal. È insomma una partita molto combattuta, su tutti i fronti, sia in campo che sugli spalti, calda al punto che, nonostante le rigide temperature di Gennaio, diversi ultras nel settore ospiti seguono a torso nudo, grazie anche alla Sambenedettese che si porta sul risultato di 1-3 prima della chiusura del tempo.
Il secondo tempo inizia con lo stesso fulmineo guizzo della Recanatese che, al secondo minuto, accorcia le distanze. I suoi tifosi sperano di riuscire a portare via almeno un punto alla prima in classifica e accendono ancora qualche torcia. Rispetto allo scorso anno, quando ancora vibravano i colpi dell’ultima ondata repressiva, trovo i Leopardiani veramente in ottima forma, complice anche il nuovo gruppo portante il quale, incurante della quantità, pensa solo a sostenere la squadra in campo.
Alla fine però il divario è netto e la partita terminerà con un indiscutibile 2-6 per gli ospiti che ovviamente festeggiano, uniti in un abbraccio ideale fra squadra e tifosi. Non possono ovviamente essere felici gli ultras di casa che comunque ringraziano a loro volta la squadra, cercando di motivarla per future sfide un po’ più alla loro portata: il fine ultimo è quello di conservare quel margine di sicurezza dalle zone basse della classifica e salvarsi senza patemi.
In chiusura di questo lungo ma doveroso articolo, mi preme ringraziare tutta la redazione di Sport People che in questi 18 anni non solo mi ha dato la possibilità di seguire e immortalare da bordo campo tantissime tifoserie, dall’Emilia Romagna fino alla Basilicata, ma mi ha fatto vedere il mondo ultras da una prospettiva diversa rispetto agli spalti in cui avevo cominciato.
Testo e foto di Francesco Fortunato