Nell’ambito delle tante partite che ho visto in Austria negli ultimi anni, ho avuto la possibilità di leggere il libro “Salzburg – 2000 XX 2020 – Udine”.

Ad una prima occhiata il libro, edito in formato A5, quanto meno nel formato ricorda molto da vicino una classica fanzine, ma copertina rigida e tutte le 96 pagine stampate a colori e su carta di alto livello ne restituiscono – se così possiamo dire – la dignità e lo spessore di un vero libro.

Principalmente il libro è diviso in 2 blocchi principali. La prima parte è il testo. Da questo punto di vista il libro rivela il suo dettaglio più particolare: tutti i testi sono stati redatti (dalle sapienti mani di Giovanni Adami in rappresentanza della parte udinese e da Matthias per quella opposta) sia in lingua tedesca che, nello stesso tempo, in italiano, cosicché ogni lettore può capire sin dal principio e indipendentemente dalla sua appartenenza, viola o bianconera, l’intero storia di questo rapporto di fratellanza.

Strutturalmente la narrazione è divisa in un prologo e 13 capitoli che raccontano, in ordine cronologico, la storia dell’amicizia, che ha avuto il suo inizio più o meno all’improvviso, nel settembre 2000 a Ravenna, dove gli udinesi erano ospiti durante una gara dei locali, verso la quale poi sopraggiunsero anche i ragazzi di Salisburgo tornando da Barletta. Gettate le basi dei primi contatti personali dopo poche settimane cominciarono già le prime visite reciproche. Poi un altro caso fortunato è stato il sorteggio per la Coppa UEFA nel 2003, dalla cui urna è uscita appunto la partita Salisburgo-Udinese dalla quale l’amicizia ne è poi uscita ulteriormente rafforzata. Nonostante o forse proprio a causa della morte di un ragazzo dei Nord Kaos Udine avvenuta solo qualche giorno prima della partita che aveva portato, come conseguenza, all’assenza del gruppo nella partita giocata a Salisburgo. Evento che, in certo qual senso, ha anche aiutato ad allargare ulteriormente la base su cui questo rapporto poggiava, anche oltre chi lo aveva inizialmente fondato.

Successivamente sono poi descritti i momenti più delicati per entrambe le tifoserie. Per il Salisburgo la trasformazione totale della società per mano della Red Bull e la seguente rinascita del “vero” Austria Salisburgo nel 2005-2006, storia che ben tutti conosciamo. Per l’Udinese invece gli anni degli scarsi successi sportivi e la repressione sempre più selvaggia che hanno contribuito a fiaccare gli entusiasmi. In entrambi i casi e nell’ottica dell’amicizia nulla ha mai minimamente scalfito questa corrispondenza di sentimenti.

Ma ci sono poi anche vari singoli aspetti o momenti che fanno parte della storia di quest’amicizia: i tornei di calcio accompagnati da grandi feste (e grandi quantità di birra), il tradizionale giro di campo prima della partita della promozione nella Zweite Bundesliga (Serie B austriaca) per il Salisburgo, la festa dei 15 anni del rapporto a Klagenfurt, durante e dopo una partita sempre di Zweite Bundesliga, fino al viaggio di alcuni udinesi al seguito del Salisburgo in quel di Manchester per una partita carica di significati contro l’FC United of Manchester, altro esempio di squadra ripartita dall’ultima categoria, fondata anch’essa da tifosi delusi o depredati, in questo caso chiaramente del Manchester United, dalle politiche barbare del calcio moderno.

La prima parte finisce con brevi considerazioni sul futuro di entrambe le due realtà. Ogni capitolo è illustrato con molteplici foto ovviamente inerenti ai vari temi di volta in volta trattati. La seconda parte invece, in totale di 42 pagine, è riempita integralmente da foto, senza commenti, ad esclusione dell’indicazione di partita e/o stagione. Vengono offerte immagini delle due singole Curve in azione, fra coreografie e striscioni, ma anche foto di feste o di trasferte. In questo caso non c’è invece un rigoroso ordine cronologico come nella parte precedente, ma tutto è dettato quasi dalle emozioni, come quando si pensa a qualcosa di bello e i tanti ricordi affiorano l’uno dopo l’altro in maniera casuale come fra amici che se li raccontano davanti ad una birra, durante una chiacchierata…

Il libro attualmente non è purtroppo in vendita libera, visto che l’intenzione originaria degli editori era di creare un piccolo regalo per tutti coloro che hanno reso possibile questa amicizia e che in un modo o nell’altro l’hanno portata avanti. La scelta di pubblicarlo solo ora, a due anni dall’anniversario, è stata purtroppo inevitabile per via della recente pandemia di Covid19, periodo durante il quale non è stato possibile realizzare nessuna attività “tradizionale” per questa ricorrenza, con una grande festività alla presenza di entrambe le tifoserie o con coreografie allo stadio come avrebbe meritato.

È sicuramente più semplice creare una storia editorialmente ben riuscita quando non si ha bisogno di omettere dettagli personali sia nelle parole che nella scelta delle foto. Questa scelta ha influenzato a sua volta la comprensibilissima decisione di non venderlo regolarmente all’esterno. D’altra parte però, particolarmente in questi tempi attuali che ci investono con i loro cambiamenti tanto nell’ambito sociale quanto nel mondo del calcio (e del tifo), non posso che essere lieto di qualsiasi documento, con qualsiasi forma e diffusione ma che comunque porti alle generazioni seguenti la testimonianza di un certo mondo di vivere il calcio, nel solco di quelle tradizioni e valori che da sempre colorano la vita di un tifoso, elementi basilari che da sempre costituiscono la prima ragione per cui ognuno di noi frequenta la Curva e far parte del proprio gruppo…

Jurgen De Meester