Alla fine il delitto è compiuto. Il Rimini è umiliato in Eccellenza pur con le porte della D spalancate. Per mesi, e anche all’incontro avuto in Comune, ci è stato detto che il problema era De Meis, o i debiti del Rimini, e che senza questi ci sarebbero state tutte le soluzioni. Brasini ci disse che “aveva già” chi sarebbe stato interessato a subentrare in una situazione senza debiti e senza De Meis. In verità il Rimini è stato fatto morire e i lorsignori della politica han fatto un salto nel vuoto. La concessione della D si è rivelata un problema invece che un’opportunità. Abbiamo assistito ai soliti inutili appelli, si è detto che c’erano interessati a pacchi, prima “mezza dozzina” (Brasini) poi addirittura nove soggetti (!), e ci ritroviamo in Eccellenza e col sindaco che fa ancora patetici appelli all’imprenditoria locale, dopo aver fatto una call (cosa che non si è mai vista da nessuna parte) col risultato che il Rimini se lo sono giocato due cordate (come l’altra volta, la lezione non è servita!): una di fuori, che “garantiva” la D, con tal Ripoli ben noto a Rimini, e una “locale” che fa solo l’Eccellenza, guidata da un imprenditore che nel calcio non è stato capace di vincere neanche la Promozione. Il bello è che il terzo requisito chiesto dall’amministrazione era la “dimostrazione di una comprovata esperienza nella gestione di società sportive calcistiche”. I fatti dopo tanto parlare sono che il Rimini è in un campionato regionale e il sindaco dovrebbe chiedere scusa alla città. Mentre l’assessore dopo questo ennesimo fallimento dell’amministrazione, ancora una volta incapace di garantire un minimo decoro e di coinvolgere la citta, visto che ha nel curriculum i fallimenti di tutti gli sport riminesi escluso il baseball, e considerato che lo si vede alla color run ma mai su i gradoni di un qualsiasi sport riminese dovrebbe prenderne atto e rimettere la delega. Oggi ci sembrava inutile andare ad avallare questo schifo, e la lettera del sindaco, evidentemente già scritta spedita prima dell’incontro ennesima prova della sua totale mancanza di rispetto, dimostra quanto sostenevamo. Il 13 luglio è fallito De Meis oggi col Rimini in eccellenza sono falliti Gnassi e Brasini. Vergogna.