Per quasi un decennio il movimento ultras reggino è stato ai minimi termini. Le cause sono state vari: pessimi risultati sportivi della squadra certo, ma anche la forte repressione subita e il mancato ricambio generazionale. Per fortuna la rinascita calcistica degli ultimi anni ha dato linfa ed è coincisa anche con quella ultras; rispetto al passato, quando in curva le sigle presenti erano varie (Boys, Irriducibili, CUCN ecc.), oggi il movimento amaranto si identifica dietro lo striscione unico “Curva Sud Reggio Calabria”, realtà che raccoglie sia le nuove leve sia componenti della vecchia guardia.
Aiutati anche dalle vittorie della Reggina, oggi i calabresi stanno tornando ad essere quelli di una volta, colorati e calorosi ma soprattutto numerosi. Il Granillo, infatti, fa registrare sempre numeri da record e anche nel match contro il Cittadella sono presenti poco meno di 10 mila spettatori. Il sostegno costante non sarà però sufficiente ad impedire agli amaranto di uscire sconfitti al termine dei 90 minuti.
Da Cittadella giungono circa 30 ultras che, dopo aver attaccato i propri vessilli, sostengono gli undici in campo relativamente a quello che i loro numeri permettono, in un settore e in uno stadio così dispersivo. I veneti comunque, al di là di discorsi strettamente numerici, stanno vivendo in questa stagione un buon momento, dovuto probabilmente all’ormai ultra decennale esperienza maturata nel campionato cadetto. Nonostante la vicinanza con Padova, piazza che può vantare un’importante tradizione, i ragazzi di Cittadella hanno costruito il proprio gruppo e la propria identità, continuando a portare avanti un discorso aggregativo pur tra mille difficoltà quando altrove, di fronte a simili o pur minime difficoltà, vince l’individualismo.
La vittoria ottenuta in un campo difficile è la giusta ricompensa per questa trasferta, non di certo delle più agevoli per loro.
Testo a cura della Redazione.
Foto di Pasquale Minniti.
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