Di fronte ai manifestanti “no triv” che lo attendevano a L’Aquila, il premier ha commentato: “Saranno tifosi del Teramo arrabbiati per la retrocessione”. Sono bastate queste parole a scatenare un putiferio. E gli ultras del Diavolo ora chiedono scuse ufficiali da parte del Presidente del Consiglio.
“Caro Matteo devi scusarti…” E’ il consiglio-appello che il capogruppo Pd in Consiglio comunale Gianguido D’Alberto insieme al segretario Unione Comunale del Pd du Teramo, Maurizio Angelotti, lanciano all’indirizzo del premier Renzi all’indomani dell’uscita infelice sui tifosi teramani-contestatori…da serie D. “Caro Matteo, devi scusarti per la battuta, perlomeno infelice, pronunciata ieri a L’Aquila e relativa alla presenza di tifosi del Teramo Calcio che protestavano per la ipotesi di retrocessione in serie D”, scrive il Pd in una nota. “Devi scusarti perché la città sta vivendo mesi di grande tensione per le vicende legate alla squadra e all’obiettivo della serie B mai raggiunto in 102 anni di storia, un obiettivo dai risvolti non solo sportivi ma anche economici e sociali che sta sfumando sotto i colpi di una giustizia sportiva perlomeno approssimativa. Devi scusarti perché il giudizio sulle sorti del Teramo è ancora aperto e siamo in attesa dell’udienza di appello che ci auguriamo faccia finalmente chiarezza e giustizia.Devi scusarti perché a Teramo ci sono tutte le sfumature del biancorosso, dai tifosi più appassionati a chi si disinteressa del calcio, ma tutti tengono alla città e alla teramanità.Devi scusarti perché nel giorno in cui annunci l’abolizione dell’IMU e della TASI le locandine dei giornali della nostra città sono invece dedicate alla tua sgraziata affermazione sui tifosi.Devi scusarti perché i cittadini teramani, stanchi di essere chiamati “furbetti” dal loro sindaco, non hanno certamente bisogno di qualcun altro che li prenda in giro”. Angelotti e D’Alberto definiscono una “leggerezza” l’uscita di Renzi ieri a L’Aquila: “Noi del PD di Teramo prendiamo le distanze dalla tua “leggerezza” di ieri e ribadiamo ancora una volta che l’intera comunità ha diritto alle tue scuse”. Arriveranno mai?