La carica dei 1200 tifosi rossoblù della Sambenedettese che hanno invaso lo stadio “Italo Nicoletti” di Riccione, è un po’ il fulcro principale di questa importante sfida in ottica promozione in serie C, strada sulla quale loro malgrado hanno trovato un Campobasso in testa alla classifica del girone F e in particolare stato di grazia.

Per la partita odierna in casa dello United Riccione, la società di casa ha dato il via libera per la vendita dell’intero settore ospite. Circa mille biglietti polverizzati in brevissimo tempo, successivamente a fronte di ulteriori richieste, è stato concesso anche uno spicchio di tribuna coperta, dove almeno altri duecento tifosi della Samb hanno potuto godersi la partita da una visuale sicuramente migliore rispetto alla curva ospite posizionata dietro la porta.

Già nel pre-partita un primo assaggio di tifo proveniente dal settore ospite lascia presagire una giornata di tifo e passione che la tifoseria della Samb ha sicuramente nel proprio DNA, nonostante le molteplici vicissitudini vissute nel corso degli ultimi anni a causa di gestioni societarie scellerate. Un fato che non ha mai fiaccato ma anzi temprato questa tifoseria che i presenti odierni di fede biancazzurra ricorderanno per molto tempo: davvero difficile trovare una tifoseria ospite di questo spessore a queste latitudini.

Come era logico aspettarsi, assieme alla tifoseria rossoblù sono presenti anche i ragazzi della Curva Est Rimini per rinsaldare ancora una volta lo storico gemellaggio con i sambenedettesi, a loro volta presenti al fianco dei riminesi il giorno precedente, nella trasferta di Ancona.

Coordinare il tifo in quest’occasione non è propriamente comodo vista la conformazione del settore: i lanciacori scelgono di collocarsi sulla cancellata per avere maggior controllo logistico della situazione, poi quando tutto il contingente prende posto, ha finalmente inizio il loro spettacolo fatto di cori, manate e sventolio di bandiere per tutti i novanta minuti e oltre.

La parte centrale ovviamente è quella più attiva. L’alta affluenza porta con sé anche tante famiglie con i propri figli al seguito già con sciarpe e magliette rossoblù a rimarcare quanto anche le nuove generazioni abbiano la Samb nel cuore. Trasferta questa che si presta inoltre ad un seguito più ampio e rilassato, in assenza di una tifoseria organizzata in loco, quindi di una qualsiasi acredine fra le parti, considerando poi anche la relativa vicinanza alla città di Riccione, che con il suo “famoso” viale Ceccarini, meta di turisti tutto l’anno, offre motivi ulteriori di svago.

La prima gioia in campo per i rossoblù arriva al decimo del primo tempo con la rete segnata dal numero 96 Martiniello, che nonostante la realizzazione dalla parte opposta del campo, corre per tutto il terreno di gioco, inseguito dai propri compagni di squadra, per andare a festeggiare sotto il settore ospite, in un’esplosione di entusiasmo al contempo dimostrazione del forte connubio squadra/tifosi in barba ai risultati non sempre favorevoli.

Se sugli spalti ovviamente non esiste confronto con i pochi tifosi locali che dalla tribuna seguono le vicende della formazione biancazzurra, sul terreno di gioco invece i giocatori dello United Riccione non sfigurano, forse anche stimolati dal tanto pubblico presente, tanto che pervengono al pareggio nel giro di pochi minuti.

Da menzionare ad inizio della ripresa uno striscione esposto dal gruppo “Le Grotte” in ricordo di Andrea, ad un’anno dalla prematura scomparsa, applaudito da tutto il contingente
presente. Quando la Samb si porta nuovamente in vantaggio, il settore impazzisce di gioia, anche perché le notizie danno il Campobasso in vantaggio e per non perdere ulteriori
punti dalla vetta, solo una vittoria manterrebbe la formazione rossoblù in scia della capolista.

Tra bandiere sventolate e tanti cori, anche per ricordare chi non c’è più e i tanti diffidati, si fanno spazio un paio di torce che nell’euforia collettiva volano direttamente sulla pista di atletica, comunque senza arrecar danno alcuno ma facendo rivivere anche a noi a bordo campo, quell’adrenalina del tempo perduto, pur in questo modesto campionato di D che però non fa alcuna differenza in merito all’attaccamento senza eguali della tifoseria della Samb per la loro maglia e per la città. che essa rappresenta.

Quando per la seconda volta lo United Riccione raggiunge il pareggio a pochi minuti dal triplice fischio, il settore non si perde d’animo, anzi sospinge letteralmente la squadra rossoblù alla vittoria grazie al goal che arrivato in pieno recupero, con conseguente nuova corsa della squadra verso la cancellata che divide la tifoseria dal terreno di gioco, in una sorta di abbraccio collettivo verso chi ci ha creduto fino alla fine: come recitano i tanti due aste sempre presenti, “Disperazione gioia mia” e “Te vuje tropp bè”, la filosofia del popolo rossoblù è effettivamente quella di mettere il proprio amore al di sopra di ogni logica.

Finisce come da tradizione con tutti i giocatori abbracciati davanti al settore e oltre mille voci che intonano infine uno dei cori che più contraddistingue la Curva Nord: “Blu è il colore del mare, rosso il colore del vino, Gino prepara lo spino, la Curva che vuole fumare…”

La strada fino alla fine campionato è ancora lunga e irta di difficoltà. Ci sarà da lottare per conquistare la promozione diretta ma il popolo rossoblù merita sicuramente palcoscenici più prestigiosi di questi, per cui la speranza è quella di riportare la centenaria formazione marchigiana dove merita di stare.

Gilberto Poggi