Il Rimini affronta tra le mura amiche la formazione marchigiana della Fermana, valevole per la 12ma giornata del campionato di Serie C. Entrambe le formazioni occupano una posizione di bassa classifica.

Il Rimini può vantare una sola vittoria alla prima giornata, poi qualche pareggio e molte sconfitte, che hanno portato la tifoseria biancorossa ad un clima di insoddisfazione. Le maggiori colpe di questa situazione vengono attribuite in primis al presidente Grassi (colpevole di continuare a gestire male la società) e, di conseguenza, anche la squadra è un po’ in balia del vento che tira.

Senza tanti giri di parole, i ragazzi della curva esortano il presidente a lasciare l’incarico ad altri imprenditori con possibilità maggiori per affrontare
un campionato come quello della serie C, con una programmazione del lavoro guardando al futuro; nei giorni che hanno preceduto questa partita, in città sono apparsi striscioni con la scritta “Grassi Vattene”. A rimarcare questo aspetto, quest’oggi in curva è stata posizionata una bandiera con l’effige del compianto ex presidente Bellavista e a fianco un’eloquente “Grassi Raus”.

Nel settore ospiti la presenza numerica al seguito della formazione dei canarini, seppur inferiore allo scorso anno, è comunque discreta. I fermani fanno il loro ingresso a partita già in corso, e appena vengono appese le proprie pezze, partono subito dei cori di sfottò da ambo le parti. Per il resto risultano esteticamente colorati, viste le numerose bandiere sventolate con assiduità nell’arco della partita.

In campo le due formazioni, almeno nel primo tempo, non regalano tante emozioni ai presenti. I limiti in fase di realizzazione sono evidenti da ambo le parti, e le rispettive curve incitano e sostengono la propria compagine.

La Curva Est non dimentica i propri diffidati e dedica a loro un coro di vicinanza; oltretutto, alle già tante diffide pregresse, recentemente se ne sono aggiunte altre che vanno ad aumentare il numero dei daspati.

Ad inizio ripresa, grazie ad una leggerezza di un difensore biancorosso, la formazione ospite si porta in vantaggio, e, da questo punto fino al 90°, la Curva Est
perde la pazienza e, oltre ai cori contro il proprio presidente, anche il mister Cioffi finisce per essere aspramente contestato.

Gli unici a far festa sono i tifosi nel settore ospiti, che invocano la squadra con cori ripetuti e, sulle ali dell’entusiasmo, organizzano anche una sciarpata.

La partita finisce con la vittoria della squadra ospite, mentre l’ennesima delusione in casa biancorossa porta ad un confronto all’esterno dello stadio tra un gruppo di
ragazzi della Curva Est ed il tecnico biancorosso.

Per il prossimo turno, il calendario ha messo in programma ancora una partita casalinga, l’attesa sfida contro la Vis Pesaro, una classica degli anni ‘90/2000, dove le due curve si sono date battaglia sugli spalti per allestire sempre una coreografia all’altezza della partita. Purtroppo, negli ultimi anni, per colpa delle assurde leggi in vigore, le rispettive curve, oltre a tutti i problemi interni tra diffide e ricambio generazionale, hanno perso la possibilità di far colore.

Le ultime partite, disputate dopo un lungo periodo che le due squadre non si affrontavano nello stesso campionato, hanno visto una partecipazione meno numerosa rispetto al passato.

Tornando al calcio giocato, una vittoria darebbe una boccata d’ossigeno a tutto l’ambiente; diversamente, sia la posizione di classifica deficitaria, sia i rapporti sempre più tesi tra curva e dirigenza, potrebbero far nascere un’aspra contestazione anche verso la squadra, colpevole di non impegnarsi abbastanza.

Gilberto Poggi