Un Rimini saldamente al comando del propio girone di serie D, affronta tra le mura amiche del Romeo Neri il Forlì in uno dei tanti derby romagnoli. La squadra forlivese si può considerare la grande delusa di quest’anno, i cui programmi societari di inizio stagione erano quelli di veleggiare nelle prime posizioni e giocarsela con le pretendenti alla vittoria finale, ma evidentemente qualcosa non ha funzionato o nelle scelte tecniche o in quelle dirigenziali, tant’è che i Galletti biancorossi si ritrovano ora in zona Playout.

Discorso inverso per la squadra del Rimini, costruita ad inizio stagione praticamente ex novo, eccezion fatta per qualche “Under” proveniente dal settore giovanile, oltre ai quali si è puntato su diversi giocatori di qualità che hanno saputo integrarsi e seguire nel miglior dei modi le indicazioni impartite dal nuovo tecnico, mister Gaburro.

Oggi con la partita anticipata al sabato, complice una bella giornata soleggiata e qualche promozione sull’acquisto dei biglietti in prevendita, si registra un bel colpo d’occhio in tutti i settori dello stadio, arrivando a sfiorare le 2.000 presenze. Nel settore ospite invece solo una dozzina di tifosi al seguito del Forlì con lo stendardo “Collettivo Supporters”, frutto anche della sofferta decisione del gruppo più attivo in Gradinata che, già dallo scorso mese di settembre, aveva annunciato con un comunicato il proprio scioglimento.

La Curva Est invece offre una buona partecipazione, l’ottimo campionato fin qui disputato ha riacceso in parte l’interesse attorno alla squadra cittadina, anche se l’assenza di un gruppo portante fa forse perdere qualcosa in termini di amalgama.

In campo la compagine di casa, decisamente più forte degli avversari, già nel primo tempo si sbarazza agevolmente della pratica, costringendo i pochi tifosi ospiti presenti all’ennesima delusione stagionale. Bandiere al vento, battimani e un discreto tifo accompagnano l’ennesima vittoria tra le mura amiche dei biancorossi, che mantengono così saldamente in mano il primato in classifica. Viene esposto uno striscione di incoraggiamento ad un dirigente della società, vittima di un grave incidente stradale mentre, a pochi mesi dalla sua scomparsa, svariati cori ricordano Gavino, in onore del quale viene esposta anche una pezza, omaggio degli amici del Novara che ne espongono una uguale nella loro Curva in virtù del bel rapporto di amicizia che Andrea aveva instaurato proprio a Novara.

Nella ripresa, sulle ali dell’entusiasmo, nella Est viene riproposta una bella sciarpata sulle note di “Romagna Mia”, mentre al novantesimo sono i giocatori riminesi a portarsi sotto la curva per i festeggiamenti di rito, consolidando il bel feeling instauratosi in questo 120esimo anno del sodalizio a scacchi.

Gilberto Poggi