Rimini-Gubbio, pura Serie C. Squadre di provincia per un campionato che fa assaporare il professionismo. Entrambe le fazioni sono partite in maniera non convinta e hanno bisogno di punti perché la salvezza si costruisce sul lungo periodo, punto dopo punto. 

Tralascio ogni osservazione su giorno e orario scelti, ormai siamo abituati a tutto, abbiamo accettato tutto e un turno infrasettimanale non stupisce nessuno. Abbiamo detto NO a tantissime cose, forse a volte mentendo a noi stessi; no alla pay tv, al calcio moderno, alla tessera del tifoso. Ma ho spesso la vaga impressione che non si sia capito né come concepire una battaglia o per meglio dire una opposizione, né la struttura in cui operiamo. 

Il movimento ultras, va dato atto, si è evoluto, rivoluzionato, confermando di non essere una nicchia scavata per proteggersi dal mondo e dal tempo che scorrono e vanno avanti, ma non ha capito come focalizzare la propria opposizione al libero mercato che usa anche il gioco del pallone e i suoi spettatori come merce.

La Curva Est non sta vivendo un buon momento, con circa una sessantina di diffidati; da qui la decisione di sciogliere il gruppo RWS. La gestione e la guida del tifo sono, per così dire, collettive, con lanciacori espressione non di un gruppo ma di un tifo ampiamente storicizzato. 

In ciò, a quanto noto, ha un ruolo fondamentale l’uso del tamburo. Una decina di anni fa, questo strumento sembrava scomparso dalle curve, oggi invece molte curve lo usano e gli effetti si notano. Ritmare il tifo è molto più semplice, e in una situazione diciamo di vuoto di potere che sta vivendo la curva biancorossa aiuta molto a tirare le fila e coinvolgere il nucleo attivo del tifo.

Sul capitolo ospiti, diciamo che rimango perplesso. Non colgo bene la situazione davanti a cui mi trovo, ma trovo inspiegabile l’assenza eugubina, peraltro non spiegata o riportata su alcuna pagina gestita da tifosi rossoblu; scelgo il silenzio e mi astengo da giudizi, dal momento che la tifoseria rossoblu ha al suo attivo vari anni di militanza e parecchi gemellaggi attivi. 

Rimane il fatto che orari e turni infrasettimanali hanno finito per incidere anche sul nucleo più caldo del calcio, ovvero sul mondo ultras.

Testo di Amedeo Zoller.
Foto di Gilberto Poggi.