Oggi al Romeo Neri di Rimini è di scena Il Modena per l’ennesimo derby emiliano-romagnolo della stagione (quest’anno se ne contano addirittura sei).

Dall’ultima partita tra biancorossi e gialloblù sono passati oltre 10 anni. Oltretutto, il palcoscenico è stato per 4 anni quello della serie B, quando gli spalti risultavano gremiti di tifosi festanti, con tanti striscioni dei club nati sulle ali dell’entusiasmo ed una Curva Est piena e attiva.

Giornata molto calda e piacevole da passare al mare, devono aver pensato le tifoserie, in quanto al nostro arrivo gli spalti risultano vuoti fino a pochi minuti dal fischio d’inizio.

Quest’oggi i padroni di casa si posizionano al centro della curva, cosi come avviene ormai da molti anni. Le presenze non sono da capogiro e le balaustre risultano spoglie di qualsiasi striscione o pezze di gruppi, sebbene le bandierine e le sciarpe offrano un bel colpo d’occhio.

Ad inizio partita, con le squadre al centro del terreno di gioco, la Est sfoggia una coriandolata biancorossa, creando un discreto effetto visivo.

I modenesi, stimabili in oltre 500 unità, arrivano a ridosso del fischio iniziale, esponendo le loro pezze e prendendo possesso di entrambe gli spicchi del settore ospiti. Cominciano da subito ad incitare la squadra con cori dall’intensità non altissima, mentre i padroni di casa viaggiano su decibel decisamente più alti con cori a ripetizione e battimani, cosa che accadrà per tutto l’incontro. Ma che ci sia qualcosa di strano tra gli ospiti lo si può intuire dal fatto che mancano all’appello i drappi della Curva Montagnani, e anche il tifo risulta assai improvvisato e male organizzato.

I modenesi si compattano tutti quasi alla fine del primo tempo e a livello canoro si fanno sentire con più continuità; anche i cori di sfottò contro la Curva Est non si fanno attendere, sebbene il confronto duri solo appena 15/20 minuti. Infatti, ad un certo punto, gli ospiti sospendono ogni forma di tifo e tolgono tutte le pezze e le bandiere, probabilmente a causa di qualche fastidioso strascico del turbolento pre-partita con una frangia locale. Secondo la mia personale interpretazione, la scelta è stata fatta in segno di solidarietà per qualche persona identificata.

I riminesi continuano ad incitare la propria squadra fino alla fine. Anche se la squadra occupa l’ultimo posto in classifica, il loro tifo non merita questa posizione.

Da menzionare, sempre nella Curva Est, uno striscione per ricordare un tifoso prematuramente scomparso (”Ciao Marcone”); proprio in concomitanza della partita si svolgono le sue esequie, a cui ha presenziato, per un ultimo saluto, il suo club della Santarcangelo Biancorossa.

Delusione a fine partita tra il pubblico di fede modenese, che evidentemente non si aspettava una prestazione cosi sottotono da parte della propria squadra, mentre la vittoria in casa biancorossa lascia sperare che con qualche bella prestazione si possa scalare qualche posizione in classifica e lottare fino alla fine per non retrocedere.

Testo di Tino Chinni
Foto di Francesco Passarelli e Gilberto Poggi


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