Sfida che per tanti anni non si è disputata ad eccezione di una partita di coppa Italia giocata esattamente vent’anni fa sul campo del Rimini, dallo scorso anno in cui le due squadre si sono ritrovate nello stesso campionato, quella fra i romagnoli e il Perugia è diventata una partita “calda” con le due tifoserie sempre sugli scudi.

Lo scorso anno, nella gara d’andata a Rimini, una torcia lanciata dal settore ospiti rotolò sfortunatamente fino al tappeto per il salto in alto, posizionato nei pressi del settore che prese fuoco in un attimo con conseguente denuncia e diffida a carico del tifoso umbro autore del lancio, pizzicato dalle telecamere di sicurezza. Scena replicata anche questa volta senza però le stesse estreme conseguenze. Secondo atto nei pressi dello stadio “Curi” al ritorno, dove si verificarono tafferugli all’arrivo del contingente riminese costati una dozzina di diffide principalmente a carico dei romagnoli. Nulla di rilevante, invece, nella successiva partita dei play off a parte cori e clima teso.

Tornando all’attualità, continua il periodo no per il Perugia, nonostante il cambio in società e poi in panchina che però non ha portato quella continuità nei risultati necessaria per risalire da una posizione di classifica deficitaria. Nonostante tutto, nel settore ospiti del “Romeo Neri” ci sono almeno 200/250 tifosi perugini che si posizionano compatti dietro le insegne di “Ingrifati”, “Armata Rossa”, “Nucleo XX Giugno” ad occupare il settore centrale, mentre più defilati ci sono i “Vecchi Rams”. Salta senza dubbio all’occhio l’assenza della “Brigata Ultrà” a seguito dello scioglimento giunto proprio nei giorni precedenti la partita, culmine di ben noti dissidi e divergenze interne alla stessa Nord che hanno concorso, assieme alle problematiche comuni, a questa drastica scelta.

Nella Est Riminese, un discreto gruppo centrale propone un buon tifo condito dal continuo sventolio dei bandieroni, manate e svariate torce, accese a più riprese. Ovviamente il confronto con i rivali umbri rimane sempre su buoni ritmi, ulteriormente vivacizzato da cori di sfottò reciproci.

Il risultato sul campo si sblocca meritatamente a favore della squadra di casa nel primo tempo, ma nel giro di un paio di minuti sono gli ospiti a trovare il pareggio grazie a una deviazione fortunosa che mette fuori causa l’estremo difensore avversario. Nella ripresa, nonostante le tante occasioni, il Rimini non riesce a concretizzare e si deve accontentare di un pareggio che comunque lo lascia in una posizione di classifica tranquilla, a differenza degli umbri a cui forse risulta persino più indigesto, con lo spettro dei play out che incombe minaccioso alle loro spalle.

Gilberto Poggi