C’è quel (manco tanto) sottile confine fra il muoversi essenzialmente per passione e farlo per lavoro. Non essendo quella delle fototifo un’attività lavorativa e/o in qualche modo remunerativa, finisce inevitabilmente che per un qualche intoppo di vita, si accumulino ritardi e arretrati. La gara fra Rimini e Pescara è una di quelle rimaste senza pubblicazione, ma dato lo spessore degli attori in campo era un peccato perdere queste immagini nell’oblio. Fa già una certa nostalgia guardare indietro a questa prima fase della stagione, soprattutto per i pescaresi che nonostante la lunga ed estenuante guerra contro la presidenza Sebastiani, sognavano in quei frangenti di poter tornare protagonisti e riconquistare quel minimo di prestigio che la B avrebbe portato loro. Quasi un migliaio al “Romeo Neri” e solito supporto sanguigno, colorato e verace come pochi altri in Italia, dove ormai sono tutti più presi a imitare stili di paesi ormai morenti o a dir poco posticci in quanto a tifo organizzato. La Curva Est di casa, a guardarla con gli occhi di oggi continua a dare la sensazione di una crescita lenta ma costante. Non ci si può limitare alla sola valutazione numerica per i biancorossi ma è innegabile che nel corso degli anni, con tutti gli alti e bassi delle loro alterne fortune calcistiche e ultras, Rimini abbia sempre risposto presente sotto tutti i punti di vista. Sarebbe bello rivedere questa sfida nel prossimo futuro, sarebbe bello anche che la fortuna torni a sorridere a entrambi che, oggi come ieri, sono sempre rimasti fedeli a se stessi.

Foto di Gilberto Poggi