Rocambolesco 2-2 al “Romeo Neri” tra Rimini e la capolista Reggiana. Numeri importanti in questo caldo sabato primaverile, più di 1.700 sono i tifosi che, viaggiando in treno e pullman, hanno invaso il settore ospiti. Fin da subito il clima è molto caldo e i cori di sfottò non mancano: è pur sempre Romagna contro Emilia.
Le emozioni non tardano, dopo appena tre minuti infatti il portiere del Rimini para un rigore e la tifoseria di casa, anche se in inferiorità numerica, alza il volume.
Entrambe le fazioni sono molto compatte e grazie alle sciarpate e torce accese creano spettacolo in termini di colore, oltre quello prodotto dalla voce e dai battimani. Sponda Rimini si può notare la presenza dei gemellati di San Benedetto del Tronto, Civitanova e Cattolica mentre con i reggiana sievince la presenza e la pezza dei fratelli vicentini.
La partita in campo si fa strana e, dopo il doppio vantaggio riminese, con le due squadre in dieci uomini, la Reggiana riesce a prendere campo fino a raddrizzarne le sorti nei minuti di recupero, pareggiando una gara che sembrava ormai perduta.
Al triplice fischio, il risultato non accontenta praticamente nessuna delle due squadre: il Rimini che vede sfumare una vittoria che sembrava ormai acquisita e la Reggiana per la battuta d’arresto che permette alla Virtus Entella di rifarsi sotto. Va comunque sottolineato l’applauso e i cori di incoraggiamento alla squadra sotto la curva da parte di entrambe le tifoserie. Crederci e combattere. È un obbligo.
Testo di Alessandro Barbini
Foto di Alessandro Barbini e Gilberto Poggi