Quest’oggi al Neri di Rimini va in scena il testacoda, infatti ospite della formazione biancorossa romagnola è il blasonato Vicenza, saldamente in testa alla classifica del girone, pronto a centrare l’obiettivo della promozione diretta per tornare nel campionato di serie B.

Al seguito della formazione vicentina, sono oltre 300 i ”MagnaGat” presenti nel settore ospiti; altri tifosi sono presenti anche in tribuna centrale. Considerando le presenze numeriche nelle partite casalinghe della formazione di mister Mimmo Di Carlo, ci si poteva aspettare una presenza più corposa. D’altro canto, il vetusto stadio riminese non offre un settore per gli ospiti comodo e con una buona visuale come la si può trovare ad esempio a Modena, Reggio Emilia o Cesena (parte superiore), per fare degli esempi; ma è anche vero che a muoversi in trasferta sono nella maggior parte dei casi solo i ragazzi dei gruppi organizzati delle curve, lasciando il pubblico da tribuna comodamente a casa davanti alla TV. Vva anche detto comunque che non è la quantità a fare la qualità del tifo.

La Curva Est di Rimini si stringe attorno alla squadra, malgrado le ultime prestazioni deludenti, dove i biancorossi hanno rimediato solo sconfitte – da Bolzano a Imola – subendo la naturale contestazione da parte dei supporters biancorossi.

Oggi la curva riminese dedica con uno striscione in ricordo di chi prematuramente ci ha lasciato per sempre, ma che gli amici non dimenticano: ”Albi, Bruco, Mattia, Ciccio sempre sempre con noi’‘, così recita lo striscione, applaudito anche dal resto dello stadio.

La corazzata Vicenza asfalta già nel primo tempo la derelitta formazione casalinga, portandosi sul 3-0 e, di fatto, mettendo un’ipoteca sulla vittoria.
Rimini che già nel primo tempo subisce un’aspra contestazione prima dell’ingresso degli spogliatoi, dove a farne le spese sono sia i giocatori in campo che l’allenatore, mister Colella che da quando è arrivato non è mai entrato nelle simpatie dei tifosi biancorossi, per il suo modo di porsi e per i risultati negativi che si stanno materializzando sul terreno di gioco.

Nella ripresa la curva ospite, forte del vantaggio ottenuto nel primo tempo, sfodera manate al cielo e una sciarpata che coinvolge anche la parte superiore dei supporters veneti. Stesso copione in Curva Est, che nel secondo tempo ci si ricompatta cercando di spronare la squadra a non mollare.

Al triplice fischio sventolano in alto le bandiere nel settore ospiti, con tutta la squadra che si porta sotto per festeggiare assieme il primato in classifica.

Umore decisamente opposto sotto la Curva Est, con i giocatori che, a testa bassa si prendono bordate di fischi e cori di contestazione. Ormai è una scena che si ripete spesso in questo campionato.

Gilberto Poggi