C’è un bel clima quest’oggi al “Giraud” di Torre Annunziata, dove va di scena uno dei tanti derby di questa Lega Pro, tra i bianchi di Torre Annunziata e gli azzurro-stellati di Pagani. Derby che va di scena nell’insolito orario di pranzo (ore 12:30) e che vede di fronte due tifoserie che da anni si stimano e si rispettano nonostante non si possa chiaramente parlare di gemellaggio, ma di un’amicizia che addirittura travalica l’aspetto puramente calcistico.
Per l’occasione c’è una discreta cornice di pubblico con una buona “macchia” blu nel settore ospiti, rappresentata dai ragazzi del “Gruppo XXX”, che riescono ad entrare senza tessera del tifoso, riuscendo pertanto ad essere presenti per la seconda volta in trasferta quest’anno (cosa che finora era riuscita solo a Matera). Questa piccola vittoria viene sottolineata anche attraverso uno striscione che viene srotolato verso la fine del primo tempo.
Buono il tifo per la curva di casa, che accende all’ingresso delle squadre in campo dei fumogeni, mentre è continuo nei Distinti lo sventolio dei vessilli del gruppo “Savoia supporters”. Nella curva di casa vengono esposti degli striscioni di solidarietà per i gemellati acesi ed uno nel quale si chiede giustizia e verità per il caso Cucchi. Diversi i cori di amicizia che si scambiano le due tifoserie durante la gara.
Verso la fine del match, quando tutto lasciava immaginare che la gara sarebbe finita sul risultato di zero a zero arriva la doccia gelata per i padroni di casa, visto che gli ospiti di Pagani passano in vantaggio. Esplode letteralmente il settore ospiti occupato da circa 200 persone. La gara finisce sul risultato di 0-1 per la Paganese che ridà nuova linfa alla classifica degli azzurri (terza vittoria di fila), mentre fa sprofondare nelle ultime posizioni il Savoia che viene duramente contestato dalla propria curva, la quale ne ha un po’ per tutti. Preso di mira soprattutto il giocatore più rappresentativo, il capitano Scarpa, torrese di nascita, che ha un acceso diverbio proprio coi rappresentanti della curva.
Alfonso Ceglia