Dopo la bella prestazione contro Avellino, la Virtus Roma torna al PalaTiziano, stavolta per una sfida sicuramente meno sentita rispetto a quella contro gli irpini, ma ugualmente importante per la rincorsa a un posto nei playoff. I romani sono quest’oggi contrapposti a Brindisi, squadra tosta e quadrata che occupa stabilmente le prime sei posizioni della classifica da inizio campionato.

La risposta del pubblico capitolino è discreta, anche se migliore rispetto ad altre volte. Complice, come sempre, la non contemporaneità del calcio e il fatto che all’Olimpico la partita della Roma sia terminata un’ora prima della palla a due, favorendo il trasbordo di molti tifosi che hanno paventato, e realizzato, la doppietta.

La Curva Ancilotto prende posizione pochi minuti prima dell’inizio, compattandosi e dando subito l’idea di voler mantenere la linea intrapresa nella precedente gara casalinga, in cui i ragazzi delle Brigate si erano messi in evidenza con un tifo intenso e ben coordinato. Così tra manate e cori a rispondere, i giallorossi si cimentano in una prova più che positiva, trascinandosi spesso dietro l’intero palazzetto e aiutando la squadra a conquistare un successo fondamentale.

Nel settore ospiti come sempre massiccia presenza del pubblico brindisino, tra cui si contano diversi pugliesi residenti a Roma. Il tifo più acceso si raggruppa dietro lo stendardo riportante il nome dell’antica città, ribattezzata come Porta d’Oriente. Anche se non si può parlare propriamente di una rappresentanza ultras, i supporters brindisini si fanno sentire in diverse occasioni, realizzando una prestazione comunque sufficiente.

A fine gara abbraccio tra il pubblico di Roma e i giocatori, per un feeling che sembra ritrovato dopo il pessimo inizio di anno solare che aveva visto la Virtus scivolare addirittura in zona retrocessione.

Simone Meloni