Taranto-Andria è una delle sfide più importanti della giornata dato che ad affrontarsi sono la terza e la prima del girone H della serie D, per uno dei derby pugliesi più attesi dalla stagione. Due tifoserie che di certo non si sono mai amate nel corso degli anni, soprattutto se si considera che ci sono due striscioni da rivendicare, quelli della “Brigata Fidelis” e degli “Ultrà Andria”, sottratti dagli jonici ai rivali andriesi nel 99 durante un Andria-Lecce giocato sul neutro di Taranto dai risvolti, di certo, non poco animati. Due tifoserie che oggi non sono contrapposte, a causa della prevedibile decisione del Casms, che ricambia agli andriesi lo stesso divieto inflitto ai tarantini nella gara di andata al Degli Ulivi.
In casa rossoblù una settimana a dir poco movimentata a seguito delle dimissioni in blocco prima dell’intero staff tecnico ed in seguito dell’allenatore, che di certo non ha condizionato gli animi piuttosto carichi della tifoseria ne tantomeno i piani di rilancio del presidente Campitiello. La Curva Nord, che in merito a quest’ultima vicenda era rimasta neutrale, durante l’ingresso in campo si esibisce di una coreografia che vede protagonista una maglia rossoblù e lo striscione “Solo per la Maglia” proprio a ribadire come, per i sostenitori rossoblù, i propri colori sono al di sopra di tutto e di ogni spiacevole circostanza. Oggi la prova canora è ottima con tanti bei cori che durano a lungo, altri ripetuti da tutto stadio e continuo movimento di bandieroni e stendardi a due aste. Grazie alla prestazione del Taranto, davvero devastante, ci saranno picchi notevoli soprattutto nella seconda parte di gara per un tifo incessante senza pause. Applausi per tutti a fine gara anche se, su richiesta esplicita della curva, non viene eseguito il lancio delle magliette; il campionato è ancora lungo, le distanze dal primo posto sono ridotte ma, ancora non si è vinto nulla.
Fabio Mitidieri