I sedicesimi di finale della Coppa Serie D propongono l’incontro Roma City – L’Aquila. Il Roma City è una società relativamente giovane, nata nel luglio del 2022 grazie a Tonino Doino, imprenditore americano nato a Roma, che dopo aver acquistato l’Atletico Fiuggi, ha cambiato subito dopo la sua denominazione trasferendolo a Riano. L’obiettivo del proprietario è trasformare il club nella terza squadra di Roma, anche se nel suo primo anno di attività il sodalizio capitolino è retrocesso dalla D all’Eccellenza, perdendo lo spareggio play out contro il Notaresco, anche se poi ha ritrovato immediatamente la quarta serie grazie all’acquisto del titolo della Vis Artena in estate.
In questo mercoledì di Coppa ho finalmente l’opportunità di osservare da vicino l’importante complesso sportivo di questo club. La struttura si raggiunge in poco tempo dall’uscita dell’A1 di Castelnuovo di Porto, da cui si arriva direttamente nel grande parcheggio riservato ai locali. Lo spazio antistante è ampio e ci sono anche campi da calcetto e padel. Lo stadio in cui gioca la prima squadra è capiente e ben curato, anche se necessita di alcuni interventi per disputare la Serie C. Gli spettatori locali prendono posto in due gradinate spaziose e dotate di seggiolini, mentre il settore ospiti, sul lato opposto, conta due tribune in ferro non troppo grandi.
Oggi, come detto, il Roma City affronta un club blasonato, definito “la squadra della gente”, come leggo su una fiancata del suo pullman. Difatti, dopo la tragedia del terremoto del 2009, gli ultras aquilani hanno fatto quadrato, rimboccandosi le maniche e lavorando a testa bassa. Ora, a distanza di oltre quindici anni, possono raccogliere dei risultati invidiabili. Gli ultras abruzzesi, inoltre, hanno acquisito la proprietà della squadra per cui tifano, diventando fieri promotori del calcio popolare, ma soprattutto guadagnandosi credibilità e fiducia agli occhi di tutti. In pratica, se lo Stato ha miseramente fallito, con le sue solenni promesse non mantenute, loro sono riusciti a tramutare le parole in fatti concreti, come dimostrano la raccolta fondi dei gruppi ultras e da qui l’inaugurazione, nel luglio 2015, dello Skatepark “Area Ultras Maurane Fraty”. I ragazzi del gruppo “Red Blue Eagles”, insomma, hanno contribuito notevolmente alla rinascita della comunità, portandosi dietro una città intera sia economicamente che in termini di presenze allo stadio. Eloquente, in termini di merito (una volta tanto riconosciuto), il logo del gruppo sulle maglie dei calciatori.
Quest’oggi gli aquilani arrivano poco dopo il fischio d’inizio e senza tanti fronzoli esprimono il proprio pensiero su questa competizione sostanzialmente inutile, che li costringe ad affrontare una trasferta che dovranno replicare in campionato dopo pochi giorni. Una volta messo piede nel settore ospiti, espongono la pezza “Diffidati Red Blue Eagles”, tenendola in mano per tutta la durata del match ma non intonando nessun coro d’incitamento. In campo la partita termina a reti bianche, così si va ai rigori. L’Aquila li segna tutti, mentre il Roma City ne sbaglia due su quattro, consegnando il passaggio del turno alla squadra abruzzese, che festeggia in campo. Gli ultras rossoblù, dopo la realizzazione dell’ultimo rigore, tolgono la pezza e si dirigono verso l’uscita, rimarcando il proprio dissenso verso questa manifestazione che senza nessuna modifica del format da parte della Lega, resta nei fatti irrilevante, alla pari dei ridondanti play off di fine campionato che non garantiscono una via d’accesso secondaria per la C, posta in palio che che ne cambierebbe drasticamente il senso e il seguito.
Marco Gasparri