Se nella giornata di ieri abbiamo parlato lungamente e in maniera approfondita delle tensioni registratesi prima del match e del solito, misero, atteggiamento di taluna stampa nel raccontarle, oggi ci focalizziamo sull’aspetto del tifo.
Sono 1.288 i biglietti venduti in terra russa per questa trasferta. Un numero ragguardevole se si pensa alla distanza e alle difficoltà logistiche nel raggiungere Roma. Sebbene, va detto, sia molto più complicato ed esoso il contrario. Anche solo per il fatto che un italiano diretto a Mosca non ha molta possibilità di fare scalo in altre città, considerata le siderali distanze russe.
In ogni modo il movimento ultras dell’Est Europa (fatta eccezione per quello balcanico ovviamente) è giovane e negli ultimi anni è spesso salito alla ribalta per l’intraprendenza nell’affrontare curve storiche e blasonate del vecchio continente. Gli ultras del CSKA fanno assolutamente parte di questo novero, e nei passati tre lustri si sono resi protagonisti di numerose scorribande, di cui molte a sorpresa.
L’ultima volta che le due squadre si sono affrontate correva l’anno 2014. L’Olimpico divenne teatro di pesanti incidenti (molto più delle scaramucce di martedì sera) e all’interno dello stadio i moscoviti diedero vita a una vera e propria battaglia con steward e polizia.
Il tutto si svolgerà in maniera molto più “soft” questa volta, con la pirotecnica usata in maniera discreta e un atteggiamento tutto sommato composto da parte loro. Per 90′ i russi pensano a tifare. Armati di tamburo e megafono si esibiscono in una discreta prestazione, colorata da un paio di sciarpate e da belle manate che si alternano a un’ottima costanza vocale che però, sovente, pecca d’intensità.
Niente di cui stropicciarsi gli occhi, lo dico onestamente. Se trattiamo prettamente l’argomento tifo, posso affermare con certezza che almeno la metà delle tifoserie italiani in un’occasione del genere avrebbe fatto meglio.
Tuttavia se gli ultras del CSKA non sono quelle macchine da tifo che in molti immaginano, dall’altra parte non si può parlare di prestazione maiuscola della Curva Sud. Dopo la blanda performance registrata contro la Spal, il cuore del tifo giallorosso anche stasera appare spesso in affanno, alternando buoni momenti a minuti di stanca, in cui i lanciacori si dannano l’anima pur di richiamare l’attenzione di tutti i presenti.
E se contro gli estensi il risultato negativo poteva in parte giustificare lo smarrimento di molti, stasera la fiacca appare davvero incomprensibile. La Roma in campo stritola gli avversari, conquistando i tre punti con un netto 3-0.
Testo Simone Meloni
Foto Cinzia Lmr