Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Per la seconda volta in questa stagione, Roma e Napoli si affrontano allo Stadio Olimpico. L’occasione è la semifinale di Coppa Italia. Inutile star qua a scrivere quanto questa competizione, potenzialmente bellissima, sia ogni anno rovinata e resa inguardabile dall’incompetenza delle istituzioni calcistiche e dallo strapotere dei grandi club che non intendono minimamente modificare un regolamento degno di uno dei più squallidi campionati asiatici. Inutile anche stare a perder tempo su come una sfida simile sia a dir poco resa surreale e giullaresca da tutta la pappardella sull’ordine pubblico che ormai ci propinano da anni, senza soluzione di continuità, ma con il solo obiettivo di fare il lavaggio del cervello alle persone e convincerle che più settori chiusi ci siano in uno stadio e più trasferte siano vietate ai tifosi, equivalga ad un maggiore possibilità di controllare l’ordine pubblico. Eppure basterebbe solamente ragionare un momento per far cadere questo fragile castello di carta. Ma tant’è. Inutile voler far ricredere chi della menzogna ne ha fatto un mestiere.

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Il pubblico risponde in maniera più che sufficiente e, seppur lontani anni luce dalle invasioni napoletane che avrebbero potuto esserci in una situazione di normalità, anche nel distinto ospiti è presente un buon numero di sostenitori campani. Già prima della partita si mettono in mostra per le diverse scaramucce con i vicini della Nord giallorossa. Le due squadre fanno il loro ingresso in campo e la Curva Sud, come le accade ultimamente, si colora con diverse torce e fumogeni. Veramente un bello spettacolo ed un bel segnale verso chi vorrebbe un certo tipo di tifo morto e sepolto. Non mancano neanche sciarpe e bandieroni, mentre non sono da meno i ragazzi situati in Nord.

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Tutto lo stadio, e ripeto tutto, intona i classici cori contro i napoletani. Canti che esistono dalla notte dei tempi e che vengono, da sempre, ricambiati dai sostenitori partenopei con altrettante invettive offensive nei confronti dei capitolini. Eppure quest’anno, sulla scia dell’ondata buonista-moralistica della discriminazione a comando ed a convenienza, si è deciso di punire questi cori con la chiusura dei settori. La cosa ancor più scandalosa, a mio modo di vedere, oltre al fatto che questo genere di morale non la possono certo fare Lega e Federazione, è che dopo questa partita a subire la massima punizione siano, magicamente, solo le curve. Nonostante i cori fossero partiti da tutto lo stadio, tribune comprese. Mi sembra chiaro che qua non ci sia in ballo il voler educare gli spettatori, quanto il voler debilitare ed annientare le tradizioni ed il folklore del popolo curvaiolo. Il prossimo passo, e nessuno me lo toglie dalla testa, sarà quello di sostituire completamente il pubblico attraverso la costruzione di nuovi stadi che, fedeli al modo che abbiamo di ragionare in Italia, saranno salottini chic per tifosi abbienti ed insoddisfatti se vicino non hanno un bel secchiello di popcorn ed il loro bicchierone di Coca Cola sempre pieno. Chissà, a quel punto, con cosa riempiranno le loro pagine i sociologi improvvisati di Repubblica. Lo scopriremo solo vivendo.

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Tornando alla cronaca della sfida, dicevo dalla rappresentanza partenopea. Di ultras ovviamente c’è ben poco, fatta eccezione per qualche torcia e qualche fumogeno. In balaustra vengono appese alcune pezze, tra cui “Scugnizzi non tesserati”. Diciamo che la Napoli Ultras è ben altra cosa. Sponda giallorossa il tifo si manterrà oltre la sufficienza per tutta la partita. Costante sventolio di bandieroni, manate e cori a rispondere. Ovviamente il picco lo si ha con i giallorossi in vantaggio per 2-0 e la Finale che sembra più vicina. A riaprire la sfida ci penserà una svista di De Sanctis che, da buon ex, regala di fatto un gol ad Higuain a inizio ripresa. Una marcatura che rivitalizza il Napoli, la squadra di Benitez infatti comincia a macinare gioco e trova il pareggio grazie ad un bell’assolo di Mertens. Gelo sull’Olimpico e tutto da rifare per i capitolini.

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Roma-Napoli 3-2, Coppa Italia 2013/14

Sarà un altro gol di Gervinho a regalare la vittoria a Garcia, un successo che tuttavia lascia un po’ l’amaro in bocca nel pubblico di casa, cosciente che giocarsi la qualificazione al San Paolo con due reti di vantaggio sarebbe stato ben diverso da giocarsela con uno striminzito 3-2. Le due squadre raccolgono gli applausi delle rispettive curve ed imboccano poi la via degli spogliatoi. Un altro Derby del Sole, versione parzialmente censurata, è andato in onda. Spettacolo lontano anni luce dalla copia originale. Spettacolo che, ahimè, non tornerà mai più.

Testo di Simone Meloni.
Foto di Sauro Subbiani.