Un Parma sempre più padrone del proprio girone nel campionato di Serie D, unica squadra ancora imbattuta, ha aggiunto l’ennesimo tassello verso il ritorno nel professionismo, di fatto mai messo in discussione.

Partite come questa, giocate in un nobile scenario come lo stadio Manuzzi di Cesena, campo abituale del Romagna Centro, vinte con un goal al 90esimo in spettacolare rovesciata ad opera di un calciatore subentrato da pochi minuti, lasciano intendere che quest’anno tutto giri alla perfezione in casa Parma.

Seppur la squadra locale non abbia demeritato nell’arco dei novanta minuti, la squadra gialloblu, formata da calciatori esperti e di assoluto livello per questa categoria, ha saputo sfoderare il suo asso nella manica per la gioia dei tanti supporter al seguito. Oltre allo stupendo gesto atletico, bella anche l’esultanza del marcatore, che si è fatto di corsa tutto il campo per portarsi sotto la curva ospite e festeggiare con i suoi tifosi, seguito da tutti i compagni di squadra, panchina compresa.

Da ricordare che questa partita si sarebbe dovuta disputare, calendario alla mano, in un turno infrasettimanale, ma l’idea di far cassa sfruttando il potenziale numerico della tifoseria gialloblu, ha portato Romagna Centro e Parma ad accordarsi per la disputa in una domenica in cui ci sarebbe dovuta essere la sosta del campionato. Conseguenza preventivabile la “Giornata biancoazzurra” in cui sono da considerarsi nulli abbonamenti ed ingressi di cortesia.

Capitolo ospiti. Quest’anno la ripartenza dal campionato di Serie D, dopo l’ultimo ventennio trascorso prevalentemente in Serie A, ha riportato sicuramente entusiasmo e partecipazione. È stata questa una vera e propria prova d’orgoglio da parte dei Boys e di tutto il popolo gialloblù, che hanno seguito con passione la propria squadra in ogni dove e sempre con numeri importanti,
dando lustro ad un campionato di Serie D che oltretutto, per l’occasione, è stato trasmesso in diretta su Sky. Non che questo sia proprio un bene, ma di sicuro restituisce la dimensione dell’importanza mediatica che Parma ha dato alla categoria.

All’ingresso delle squadre in campo, la “Curva Nord Matteo Bagnaresi”, trasferitasi in blocco nell’anello superiore della Curva Ferrovia, realizza una bella e colorata coreografia costituita dallo sventolio di bandierine bianche, gialle e blu. Ovviamente il tifo, per tutti i 90 minuti, sarà di alti livelli: la struttura del settore aiuta sicuramente ad amplificare, ma bisogna anche lodare il lavoro dei Boys, che se dal lontano 1977 sono ancora lì, a guida dell’intera tifoseria, è sintomatico di quanto bene abbiano seminato negli anni e quanto ancora riescano ad esser gruppo in un periodo storico in cui, nel tifo e non solo, prevalgono sempre più gli individualismi a scapito dei collettivi.

La squadra locale invece non può contare su un pubblico numeroso, per lo più sono amici o parenti dei calciatori, le cui fila sono quest’oggi irrobustite da tutte le formazioni delle squadre giovanili a dar quanto più lustro alla giornata, a favore delle già citate telecamere di Sky.

Come dicevo, mentre in campo il Romagna Centro non avrebbe demeritato il pareggio, sugli spalti ovviamente non c’è stata storia e persino nell’intervallo i Boys hanno continuano a cantare. Nella ripresa, oltre ai cori di sostegno, viene preso di mira l’ex presidente Ghirardi e le “teste quadre” di Reggio Emilia. Viene riproposta una bella sbandierata con le bandierine della coreografia iniziale e con numerosi due aste, l’apoteosi poi si raggiungerà ovviamente al goal che regalerà l’ennesima vittoria alla squadra di mister Apolloni, con i festeggiamente che si protraggono ben oltre il triplice fischio, con tutta la squadra sotto il settore ospite e i giocatori a cantare e saltellare ai cori degli ultras gialloblu.

Gilberto Poggi.